Mondiale per Club, scoppia il caso razzismo. Scintille Rüdiger-Cabral: «Mi ha dato del neg*o di m**da»
«Non c'è stato nulla di razzista. L'ho chiamato un codardo di mer*a, come diciamo in Argentina. Tutto qui», prova a giustificarsi Cabral

Real Madrid's German defender #22 Antonio Ruediger (R) argues with Pachuca's Argentine defender #22 Gustavo Cabral (2ndL) during the FIFA Club World Cup 2025 Group H football match between Spain's Real Madrid and Mexico's Pachuca at the Bank of America stadium in Charlotte on June 22, 2025. Real Madrid coach Xabi Alonso said his defender Antonio Rudiger had complained of a racist incident at the end of Sunday's 3-1 Club World Cup win over Mexican side Pachuca. Rudiger was visibly angered following an exchange of words with Pachuca's Gustavo Cabral after the final whistle and spoke to Brazilian referee Ramon Abatti Abel. (Photo by Paul ELLIS / AFP)
Al termine di Real Madrid-Pachuca, valida per la seconda giornata del Mondiale per Club, è scoppiato un caso che rischia di far parlare a lungo. Si tratta di un possibile episodio di razzismo che ha coinvolto Gustavo Cabral e Antonio Rüdiger. Quest’ultimo sarebbe stato apostrofato dall’avversario come “neg*o di me**a”, con il primo che invece nega. A seguire ecco cosa scrive Marca sull’episodio.
Mondiale per Club, frase razzista di Cabral verso Rudiger? La ricostruzione
“Sono scoccate scintille tra Gustavo Cabral e Antonio Rüdiger poco prima del fischio finale. Il tedesco ha denunciato insulti razzisti e l’arbitro ha attivato il nuovo protocollo antirazzista (facendo il segno di una X con le braccia). Ma il difensore centrale argentino ha smentito tutto categoricamente nella mixed zone dopo la partita: «Non c’è stato nulla di razzista. L’ho chiamato un codardo di mer*a, come diciamo in Argentina. Tutto qui», ha dichiarato ai media. Cabral ha spiegato la sua versione dei fatti con apparente facilità: «C’è stata una colluttazione, ho ricevuto un calcio, lui ha detto che l’avevo colpito con la mano, abbiamo discusso. Ma niente di più. L’arbitro ha fatto il gesto razzista, ma io continuavo a ripetergli la stessa cosa: ‘codardo di merda’»”.
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“Il giocatore del Pachuca ha insistito sul fatto che si tratta di un’espressione comune nel suo Paese e che in nessun momento si è trattato di un insulto discriminatorio: «Non devo ricevere una sanzione per quanto detto, è una parola, punto. Non ha altre intenzioni», afferma Cabral”.
“La discussione si è intensificata durante il tragitto verso gli spogliatoi. Rüdiger, visibilmente turbato, lo ha sfidato: «Mi diceva ‘ci vediamo fuori’, faceva segni di lotta. Anch’io ero arrabbiato, abbiamo discusso nel tunnel, ma non è andata oltre». Cabral sostiene che né i giocatori del Real Madrid né gli arbitri abbiano sentito altro: «I miei compagni di squadra e i suoi compagni erano proprio accanto a me. Ho ripetuto la stessa cosa più e più volte», conclude l’argentino”.
“Dopo la partita, anche Xabi Alonso ha parlato dell’accaduto in conferenza stampa. «Ce l’ha raccontato. Noi sosteniamo Antonio perché è inaccettabile, gli crediamo», ha commentato, alludendo anche al fatto che la Fifa sta indagando sull’accaduto”.