Povero Bagnaia, ormai parla da solo. Finalmente perde la pazienza coi tecnici Ducati: «Ho sempre gli stessi problemi»
Come si distrugge un pilota: «Arrivo vicino a chi mi precede e non riesco a fare nulla, l’anteriore si muove e appena mi avvicino sono per terra a ogni curva». Dall'Igna nega tutto al Corsera, dice che non c'è alcun problema

Ducati Italian rider Francesco Bagnaia gets ready during the first MotoGP free practice session of the Moto Grand Prix of Aragon at the Motorland circuit in Alcaniz on August 30, 2024. (Photo by Pierre-Philippe MARCOU / AFP)
Povero Bagnaia, ormai parla da solo. Finalmente perde la pazienza coi tecnici Ducati: «Ho sempre gli stessi problemi»
Come si distrugge un pilota. È quel che sta avvenendo a Bagnaia che in Ducati quest’anno sta facendo la figura di chi non sa portare la moto, incapace di stare al passo con i migliori, spesso anche dei primi cinque. Viene trattato come lo scemo del villaggio mentre al Corriere della Sera Gigi Dall’Igna nega qualsiasi tipo di problema, quasi come se fossero invenzioni.
Pover Bagnaia, queste le sue parole al termine della Sprint dove si è ripetuto lo stesso copione.
Repubblica scrive della sua rabbia con i tecnici:
In un video esemplare, Pecco perde la pazienza con i tecnici del box rosso e grida: «Continuo ad avere gli stessi problemi!». Gli scappa pure una parolaccia (sì, al bravo ragazzo di Chivasso). «Guido e lotto come sempre, ma ora è tutto diverso», spiega. Guai con la gomma anteriore, una percorrenza sofferta.
Queste le parole di Pecco tratte dal Corsport:
Il copione è sempre lo stesso: Pecco parte con le migliori intenzioni, specie ieri dopo una qualifica dove soli 59 millesimi gli hanno impedito di conquistare la pole, ma dopo pochi giri si intuisce che il passo dei fratelli Marquez ha qualcosa in più, con il piemontese costretto ad accontentarsi di un altro terzo posto. Un refrain che comincia a esacerbare anche lo stesso Pecco, consapevole di suonare come un disco rotto. «So di essere ripetitivo – ammette il piemontese, che nulla può fare tranne commentare – una Sprint classica di quest’anno: arrivo vicino a chi mi precede e non riesco a fare nulla, dato che l’anteriore si muove e si chiude un po’ dappertutto. Quando sono tornato vicino ad Alex non sono riuscito minimamente ad impensierirlo, così ho capito che sarebbe stata la solita gara. Appena mi avvicino un po’ di più sono praticamente per terra ad ogni curva. E’ il disco di quest’anno».
«Speravo perlomeno di avere lo stesso passo dello scorso anno, invece sono stato tre o quattro decimi più lento. Vedere altri fare cose che sono sempre riuscito a fare ma che ora non mi vengono è un peccato».
Bagnaia ammette che la Ducati GP25 è costruita per Marquez
Al termine della gara di oggi, che almeno lo ha visto battagliare per i primi giri, finalmente Bagnaia ha parlato, ha detto la verità: la Ducati di quest’anno è stata realizzata per Marquez:
«Ho sempre portato io la moto in giro facendo quello che volevo, mentre quest’anno sono in balia di quello che mi chiede di far lei. GP25 costruita su Marquez? A lui piace il sottosterzo, io fatico molto di più.”
E ancora (tratto da gazzetta.it):
“Sicuramente c’è da provare qualcosa di diverso perché dopo nove weekend di gara siamo sempre allo stesso punto. Se stacco completamente di traverso, non mi fermo perché vado lungo e il posteriore non mi aiuta. Se stacco con le ruote allineate, mi si chiude l’anteriore, quindi non ho non ho una via di mezzo. Ho sempre guidato in un modo e ho sempre portato io la moto in giro facendo quello che volevo, mentre quest’anno sono in balia di quello che mi chiede di far lei. Ogni volta che provo a imporre un mio stile, mi abbandona subito. Quest’anno dopo nove gare ancora non abbiamo trovato una quadra”. La domanda che si fanno tutti riguarda le differenze con la GP24: c’è quindi qualcosa di diverso se le prestazioni sono diverse? “Me lo chiedo anch’io perché alla fine la moto tecnicamente è molto simile. Anche quella del 2023, quando il feeling con la moto non era al massimo, aveva un davanti estremamente stabile, così come negli altri anni. Quest’anno invece quella quella stabilità non c’è più, si muove tanto e non c’è modo di fermarla.”
Dall’Igna nega, anzi incoraggia Bagnaia, dice che sta disputando un buon Mondiale
Dall’Igna che tratta lui e tutti i tifosi come se fossero rimbambiti, è strepitoso.
Riportiamo stralci dell’intervista del Corsera a Dall’Igna direttore della Ducati Corse che nega l’esistenza di un caso Bagnaia con risposte che definire indisponenti è un eufemismo. Quasi come se i problemi fossero un’invenzione di Pecco che improvvisamente, stranamente, non è più competitivo, non sa più portare la moto.
«Pecco ha comunque vinto ad Austin, è terzo in campionato e ha fatto il miglior avvio di stagione di sempre. Ci sono diciannove piloti messi peggio. Certo, paragonato a Marc, ha vinto meno, ma non sarei così negativo nei suoi confronti».
Lui però racconta una storia diversa, è spesso scontento.
«È il suo modo di spronarsi e di spronarci. Però dobbiamo essere obiettivi. Al di là di quello che si dice, e si legge, bisogna guardare la realtà».