Tebas: «Non c’è modo di riproporre il Mondiale per club, non servono altre competizioni»
Gli chiedono, durante un evento: «Cosa potrebbe fare la Fifa per ripensare i Mondiali per club?» a cui risponde, secco «Eliminarli». Su Florentino Perez: «Niente di personale, ma difende ancora la Superlega»

The president of Spanish Liga Javier Tebas is pictured during an AFP interview in Madrid on October 21, 2020. (Photo by PIERRE-PHILIPPE MARCOU / AFP)
Javier Tebas, presidente della Liga, era presente quest’oggi ad un evento calcistico (in occasione dell’anniversario della firma del regio decreto sui diritti audiovisivi). Interrogato da diversi media, ne ha approfittato per dire tutto il male che pensa della nuova versione della Coppa del Mondo per club. Alla domanda su come la Fifa potrebbe ripensare questa competizione, il capo della Lega spagnola dal 2013 ha risposto seccamente: «eliminandola» e che «Il mio obiettivo è fare in modo che non ci sia più una Coppa del Mondo per club, per me è chiaro».
Tebas: «Non è necessario creare un’ulteriore competizione»
Di seguito altre dichiarazioni, riportate da Marca:
Non c’è modo di renderlo compatibile?
«Non ci sono date. Non c’è bisogno di un’altra competizione che trasferisce denaro a un settore di club e giocatori e che proviene da qualche parte. Non ci sono più soldi qui; dobbiamo mantenere l’ecosistema ed eliminarlo. Mantenerlo com’era prima, ovvero un weekend. Non c’è modo, né in termini di date, né economici, né di mantenere la sostenibilità del calcio.»
La stai guardando?
«Non ho visto una sola partita. Beh, ieri ho visto un pezzetto della partita del Chelsea contro Los Angeles e mi è sembrata un’amichevole estiva. Non ho visto intensità, solo un po’ di confusione, almeno per i 25 minuti che ho visto. Dopo, non so se ci sia stata più intensità.»
Ciò che faranno il Real Madrid e l’Atlético Madrid al Mondiale per Club influisce sul calendario?
«Beh, certo che sì. C’è un contratto collettivo qui che prevede tre settimane di vacanza, e la Liga lo rispetterà sicuramente. Qualsiasi altra circostanza richiederà l’autorizzazione, il consenso delle autorità competenti per prendere le decisioni, ma aspetteremo e vedremo cosa succederà.
Qui dobbiamo pensare, per quanto ne so, che le squadre della Premier League che giocano inizieranno il 14 agosto, anche le squadre della Bundesliga, per quanto ne so, le squadre di Serie A no perché hanno sempre iniziato una settimana dopo, e il campionato francese inizia teoricamente il 14 agosto, ma dato che lì è al timone Al Khelaifi, sarà lui a decidere quando inizierà. Se il Real Madrid o l’Atlético Madrid raggiungono le semifinali, incasseranno 120 milioni di euro, e noi dovremo iniziare tardi perché sono stanchi. Va bene, no? Non so cosa penseranno gli altri club.»
Sul rapporto complesso con Florentino Perez:
«Mi sentirei più a mio agio ad abbracciare Florentino con l’invito che ricevo (riferendosi all’invito che riceve a sedere in tribuna per ogni partita ndr), sarei felice a casa, i miei figli non mi guarderebbero dall’alto in basso. Ma se vuoi gestire, creare ricchezza e creare un’industria, devi uscire dalla tua zona di comfort ed essere politicamente scorretto.
Il mio problema con Florentino non è un problema personale; è solo che si tratta di un modello di industria completamente diverso. Difende una Superlega che distruggerebbe i campionati nazionali. Hanno lanciato tre formati diversi in quattro anni. Che lo faccia mio figlio o qualche amico al bar… dimostra che non ci hanno pensato molto. Abbiamo due sfide: la pirateria, che si sta svolgendo sugli spalti virtuali, e le nuove competizioni, che stanno mettendo a rischio l’ecosistema. E se non le affrontiamo duramente e non usciamo dalla nostra zona di comfort, sarà dura. È più bello andare agli Europei e sedere in tribuna. piuttosto che affrontarli ed essere politicamente scorretti.»