Il divieto di viaggio di Trump non vale per Mondiali e Olimpiadi, ma per il Mondiale per club? (Guardian)
Il divieto di entrata per 12 Paesi (più altri 7) scatta lunedì: che succede con i giocatori stranieri del campionato americano impegnati all'estero?

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Donald Trump ha firmato un’ordinanza che vieta i viaggi da 12 Paesi e limita i viaggi da altri sette. Ai cittadini di Afghanistan, Myanmar, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen sarà “totalmente” vietato l’ingresso negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, l’ingresso dei cittadini di Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela sarà parzialmente limitato. E’ un problema anche per lo sport.
Nell’ordine il presidente ha previsto un’esenzione: “gli atleti o i membri di una squadra sportiva, compresi gli allenatori, le persone che svolgono un ruolo di supporto necessario e i parenti stretti, che viaggiano per la Coppa del mondo, le Olimpiadi o altri importanti eventi sportivi determinati dal segretario di Stato” non sono soggetti al divieto.
Ma non è chiaro, scrive il Guardian, come la metteranno per il Mondiale per club. “Non è chiaro se il divieto costringerà i giocatori statunitensi che giocano a livello internazionale per i Paesi soggetti al divieto a rientrare anticipatamente dall’attuale finestra internazionale della Fifa. Il Venezuela, ad esempio, ha tre giocatori in rosa che militano nella Major League Soccer. Sono in programma due partite di qualificazione ai Mondiali: una contro la Bolivia venerdì sera e un’altra contro l’Uruguay martedì. Il divieto di viaggio imposto da Trump dovrebbe entrare in vigore lunedì 9 giugno.
Le squadre che si sono qualificate per la Coppa del Mondo per club impiegano attualmente 10 giocatori provenienti dai paesi menzionati nel divieto di viaggio. Loro sono: Telasco Segovia (Venezuela) dell’Inter Miami, Jefferson Savarino (Venezuela) del Botafogo, Roger Aholou (Togo) dell’Espérance de Tunis, David Martínez (Venezuela) del LAFC, Mehdi Taremi (Iran) dell’Inter, Matías Lacava (Venezuela) dell’Ulsan, Kodjo Fo-Doh Laba (Togo) dell’Al-Ain, Josna Loulendo (Repubblica del Congo) e Mohamed Awadalla (Sudan), oltre a Salomón Rondón di Pachuca (Venezuela).
Solo un paese nella lista dei paesi con divieto di viaggio, l’Iran, si è già qualificato per la Coppa del Mondo 2026. Il Venezuela è ancora in lizza. Guinea Equatoriale e Libia sono matematicamente ancora in corsa per le qualificazioni africane, ma difficilmente passeranno al turno successivo. Il Sudan è terzo nel suo girone di qualificazione alla Coppa del Mondo, a un solo punto dalla qualificazione automatica. Haiti sembra intenzionata a raggiungere il turno successivo delle qualificazioni alla Coppa del Mondo Concacaf.