Simeone al Torino più soldi per portare a Napoli il portiere Milinkovic (La Stampa)

Una trattativa che può mettere d’accordo Cairo e De Laurentiis con il cartellino del bomber più un conguaglio a favore dei granata.

Simeone

Mg Verona 20/09/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Torino / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Vanja Milinkovic Savic

Simeone al Torino nell’affare che può portare a Napoli il portiere Milinkovic (La Stampa)

Il Cholito può salutare Napoli. Simeone potrebbe dire addio agli azzurri dopo tre stagioni. Lo scrive il quotidiano torinese La Stampa. L’attaccante argentino potrebbe finire in granata nell’ambito dell’operazione che potrebbe condurre a Napoli il portiere Milinkovic-Savic.

Scrive La Stampa:

Vincere lo scudetto e poi salutare Napoli. La missione di Giovanni Simeone è chiara, a maggior ragione con quel contratto in scadenza tra un anno che non verrà rinnovato, e la voglia di tornare a giocare con continuità è più di un assist per chi lo segue da tempo. Come il Toro, che non ha mai mollato la presa sul Cholito e ora vuole garantirsi l’attaccante argentino per rifondare il reparto. I 39 gol segnati in 37 partite di questo campionato pesano sui ragionamenti futuri dei granata, mentre può essere pericoloso affidarsi al rientro di Zapata dal grave infortunio per risolvere i problemi offensivi. Così il ritorno di fiamma del Toro per Simeone va a braccetto con il corteggiamento del Napoli per il portiere Vanja Milinkovic-Savic: una trattativa che può mettere d’accordo Cairo e De Laurentiis con il cartellino del bomber più un conguaglio a favore dei granata.

Simeone: «Non ho mai lavorato tanto in vita mia. La sofferenza diventa piacevole quando vedi i risultati»

Giovanni Simeone ha rilasciato dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc, radio partner del Napoli. Il “Cholito” ha toccato diversi temi tra cui la prestazione della squadra contro la Fiorentina, il prossimo impegno di campionato a Venezia e l’affetto dei tifosi azzurri

Queste le sue parole.

«Non ho mai lavorato così tanto nella mia vita. Non so come finirà questa stagione, ma non dimenticherò mai tutto quello che abbiamo fatto quest’anno: è stato davvero difficile a livello fisico e mentale, ma una volta che raggiungi un determinato livello diventa una cosa positiva. La sofferenza diventa piacevole poiché inizi a vedere i risultati. Alla fine, si vede il lavoro fatto».

«La partita contro la Fiorentina è stata la migliore di questa stagione. Sono contento per Raspadori, è un grande giocatore. Per arrivare in alto non bastano 11 giocatori, servono tutti. Conte ci dà una carica infinita ogni giorno: anima e cuore da qui alla fine del campionato

Gilmour? Ci ha dato una mano importante nel possesso palla e nella triangolazione: è un valore aggiunto per questa squadra. In questa partita ci sono molti fattori positivi da sottolineare: abbiamo avuto la dimostrazione le alternative sono valide e che, qualora si faccia male qualcuno, c’è subito qualcun altro che può subentrare.

Lavoriamo molto sulla fase di finalizzazione in ogni allenamento. Contro la Fiorentina c’è stato un portiere che è nella top 10 dei migliori degli ultimi anni e non è facile segnare quando hai davanti un portiere così forte. Al di là di tutto penso che la squadra debba essere sempre agguerrita e avere voglia di fare gol. Ci sono stati momenti in cui abbiamo avuto tante occasioni e non abbiamo segnato ed altri in cui abbiamo avuto poche occasioni e abbiamo segnato. L’importante è restare tranquilli e portare a casa i tre punti.

Di solito il mister mi fa entrare in campo quasi sempre per sostituire Lukaku. Contro la Fiorentina, invece, ha provato qualcosa di diverso, facendoci giocare insieme: forse aveva bisogno di gente che tenga la palla e che pressi alto. In realtà, io non ho una preferenza, sono sempre a disposizione del mister. Ovviamente giocare insieme a Lukaku ti garantisce maggiore qualità, perché tiene molto bene la palla e questo mi aiuta nell’attacco allo spazio. Comunque il mister sa che ci sono tante soluzioni da poter attuare.

Anima e cuore è quello che devono avere tutti ed è quello che ci ha trasmesso il mister. Sono valori che la città di Napoli ha già dentro di sé, ma mister Conte secondo me li ha amplificati. I tifosi sono molto contenti della stagione che stiamo facendo e come hanno detto loro dobbiamo metterci anima e cuore per queste ultime partite.

Una tifoseria come quella di Napoli non l’ho mai vista da nessuna parte, il loro supporto vale tantissimo. Per me è difficile da spiegare, sono sentimenti particolari quando entri allo stadio. A volte immagino quanto sia difficile per i giocatori avversari giocare contro di noi in uno stadio pieno e così caloroso.

La carica ce l’abbiamo sempre. Il mister ci dà carica ogni giorno: prima della video analisi, degli allenamenti, ci fa sempre dei discorsi di incoraggiamento. Siamo sempre carichi grazie anche allo staff ed al tecnico.

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