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Postecoglou ha bisogno di qualcosa oggi, non può continuare a sognare il domani (The Guardian)

“L’allenatore è bravo a nutrire di speranza nelle conferenze della vigilia. Quando lo ascolti, così convincente e coinvolto, sembra che il Tottenham possa superare tutto”

Postecoglou ha bisogno di qualcosa oggi, non può continuare a sognare il domani (The Guardian)
Tottenham Hotspur's Greek-Australian Head Coach Ange Postecoglou reacts during the English Premier League football match between Tottenham Hotspur and Chelsea at Tottenham Hotspur Stadium in London, on November 6, 2023. (Photo by Glyn KIRK / AFP) /

Come scrive il The Guardian quest’oggi, non migliora (per niente) la stagione del Tottenham di Ange Postecoglou.

Postecoglou, mettiamoci nei suoi panni (The Guardian)

Di seguito quanto si legge sul The Guardian:

“Mettiamoci per un momento nei panni di Ange Postecoglou. La semifinale di ritorno della Carabao Cup contro il Liverpool ad Anfield, giovedì, è stata pubblicizzata da tempo come una sorta di D-day personale. Ci sono stati dubbi su se il manager del Tottenham arriverà anche a questa partita, soprattutto dopo le disastrose sconfitte in Premier League contro Everton (in trasferta) e Leicester (in casa). La sicurezza del posto di lavoro di Postecoglou è stata un argomento di discussione importante, dato che la sua squadra è scivolata al 14° posto in classifica, e la prima cosa da dire è che il presidente degli Spurs, Daniel Levy, ha licenziato allenatori che si trovavano in posizioni migliori. La mancanza di un’alternativa convincente e disponibile – interna o esterna – ha aiutato Postecoglou.

Postecoglou si dirige verso Anfield, rinvigorito dai progressi in Europa League (dove sono arrivati agli ottavi di finale) e dalla vittoria fondamentale in campionato contro il Brentford domenica. Sarà sempre un’occasione emotiva per uno che, mentre cresceva in Australia, era un ammiratore dei grandi team del Liverpool della fine degli anni ’70 e inizio ’80. Gli Spurs sono in vantaggio 1-0 dall’andata e per un romantico come Postecoglou, c’è una sceneggiatura da scrivere. Ecco il momento in cui la realtà entra in gioco.  Postecoglou include i suoi acquisti di gennaio, Kevin Danso e Mathys Tel. Entrambi sono arrivati tardi e hanno praticamente allenato pochissimo con i nuovi compagni. Si prospetta un battesimo di fuoco. Altri giocatori sono ormai allo stremo. Giocare e allenarsi nel modo intenso di Postecoglou è impegnativo. Quando non c’è respiro, con le partite ogni tre o quattro giorni, si entra nelle zone rosse, si raggiungono i punti di rottura.

Ci sono 6.000 masochisti nel settore ospiti. “Perché lo facciamo?” si chiedono nel viaggio verso nord. Perché è quello che fanno; un rituale, una religione. E per la speranza, che Postecoglou è così bravo a nutrire nelle conferenze stampa pre-partita. Quando lo ascolti, così convincente e coinvolto, sembra che tutti i colpi fisici e psicologici che sono arrivati, saranno superati. Postecoglou ha fatto molto affidamento sulla speranza di un futuro più luminoso; praticamente ha legato il suo posto di lavoro a essa. Con qualsiasi analisi oggettiva, può esserci solo un risultato. Ed è quello che è successo. Il Liverpool è semplicemente troppo forte. Postecoglou lo ammette. Gli Spurs non riescono a fermarli. È chiaro che cederanno e alla fine soccomberanno. Ma va bene, perché i giocatori infortunati sono quasi tornati. […]

La realtà della situazione degli Spurs è chiara e la discussione deve sicuramente includere come l’alto numero di infortuni muscolari non sia del tutto frutto di sfortuna. Una parte di essi deve essere legata alla gestione dei carichi di lavoro. È altrettanto chiaro che Postecoglou non può continuare a sognare il domani. Ha bisogno di qualcosa oggi.

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