Inzaghi e Conte, filosofie diverse, tra i due nessuna affinità
Con Conte l’ossessione ai dettagli e alle giocate preconfezionate. L'Inter non aveva mai divertito come ha fatto col gioco di Inzaghi

Inter Milan's Italian coach Antonio Conte (C) congratulates Lazio's Italian coach Simone Inzaghi (R) at the end of the Italian Serie A football match Lazio vs Inter on October 4, 2020 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)
Inzaghi e Conte, filosofie diverse, tra i due nessuna affinità
Ne scrive il quotidiano Libero:
Tra Inzaghi e Conte non ci sono mai stati screzi ma chi naviga in certi ambienti sa che però tra i due non sia mai neanche esistita chissà quale affinità. Il mondo del calcio è un condominio di mura sottili dalle quali filtrano bisbigli, e allora è possibile che il vicino senta, o che in qualche modo venga a sapere. E diciamo che Inzaghi e Conte sono praticamente stati dirimpettai nel momento dell’avvicendamento sulla panchina nerazzurra. Nella stretta di mano di domenica sera ci sarà anche questo, il non detto che però tutti sanno o che quantomeno hanno intuito, il segreto di pulcinella che a un certo punto è anche giusto venga a galla.
Filosofie diverse a confronto, da una parte l’ossessione ai dettagli e alle giocate preconfezionate di Conte, parecchio criticato negli anni milanesi per l’assenza di un piano alternativo; dall’altra quella di Inzaghi, esaltato per la collettività della manovra e per la qualità del gioco espresso, visto che mai i nerazzurri avevano divertito come hanno saputo farlo sotto la gestione del tecnico piacentino. Il primo ha costruito una mentalità vincente e riportato l’Inter ai vertici con l’ausilio di un mercato faraonico (oltre 200 milioni): Lukaku, Barella, Hakimi, Eriksen, Sensi e altri elementi a corredo. Il secondo, invece, ha ereditato una situazione complessa, con una mezza smobilitazione in atto: via Lukaku e Hakimi, perso Eriksen per i problemi che tutti conosciamo.