Infantino: «Con il massimo rispetto per la Corte di Giustizia Europea, la sentenza non cambia nulla»

«Continueremo a organizzare i tornei più spettacolari e competitivi e utilizzeremo i nostri ricavi per sviluppare il calcio in ogni angolo del globo»

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FIFA President Gianni Infantino applauds players ahead of the Qatar 2022 World Cup Group G football match between Switzerland and Cameroon at the Al-Janoub Stadium in Al-Wakrah, south of Doha on November 24, 2022. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)

Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia Europea in merito alla Superlega e al monopolio di Uefa e Fifa. Queste le parole di Infantino:

«Con il massimo rispetto per la Corte di Giustizia Europea, la sentenza non cambia davvero nulla. Storicamente abbiamo organizzato le migliori competizioni al mondo e così sarà anche in futuro. Continueremo a organizzare i tornei più spettacolari e competitivi. Utilizzeremo i nostri ricavi per sviluppare il calcio in ogni angolo del globo attraverso programmi di solidarietà. La Fifa continuerà a farlo in collaborazione con le associazioni affiliate, le Confederazioni e con tutte le parti interessate, per il beneficio esclusivo del nostro gioco a livello globale. Tutti insieme!».

La prima reazione della Uefa alla sentenza della Corte di Giustizia Europea

La Uefa prova a prenderla bene: «non è un’approvazione della Superlega»
Ecco il comunicato della Uefa.
La Uefa afferma di «prendere atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia europea sul caso della Superlega europea», ma aggiunge: «Questa sentenza non significa un’approvazione o una convalida della cosiddetta “Superlega”; sottolinea piuttosto un deficit storico all’interno del quadro Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa è fiduciosa nella solidità delle sue nuove regole e, in particolare, nel rispetto di tutte le leggi e i regolamenti europei pertinenti».

«La Uefa rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide calcistica europea, assicurando che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a plasmare il modello sportivo europeo collettivamente con associazioni nazionali, leghe, club, tifosi, giocatori, allenatori, istituzioni dell’Unione europea, governi e partner. Confidiamo che la piramide del calcio europeo basata sulla solidarietà che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come loro modello insostituibile sarà salvaguardata dalla minaccia di fughe dalle leggi europee e nazionali».

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