Ucraina, il direttore dello Shakthar: «Può battere l’Italia come noi abbiamo fatto con il Barcellona»

Su De Zerbi: « In futuro diventerà uno dei migliori allenatori del mondo»

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Db Milano 12/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Ucraina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Davide Frattesi-Vitaliy Mykolenko

Ucraina, il direttore dello Shakthar: «Può battere l’Italia come noi abbiamo fatto con il Barcellona»

Euro 2024, il direttore Serhiy Anatoliiovych Palkin, direttore generale dello Shakhtar Donetsk, la squadra simbolo dell’Ucraina, ha rilasciato una lunga intervista alla “Repubblica”, dove si è parlato anche della sfida tra l’Italia e l’Ucraina.

Dopo quasi due anni di guerra, la nazionale domani contro l’Italia può guadagnare la qualificazione a Euro 2024. Palkin, come sopravvive alla guerra il calcio ucraino?

«Abbiamo provato a cercare un contatto con la Fifa, ma a essere onesto non ho ricevuto alcun feedback. Chiediamo l’istituzione di un fondo di solidarietà per il calcio ucraino. Abbiamo perso i nostri investimenti, le infrastrutture hanno sofferto molto gli attacchi russi, dobbiamo ristrutturare o ricostruire da zero gli stadi danneggiati. La Fifa mostri che non vuole abbandonarci: al momento, se analizziamo tutto quello che ha fatto, sembra nonritenere l’Ucraina parte della famiglia del calcio».

Domani una tra Ucraina e Italia staccherà il pass per l’Europeo
«Sarà una partita molto molto dura per noi. Noi crediamo nei nostri giocatori ma la cosa più importante per la nostra nazionale è offrire un buon calcio. Comunque, se lo Shakhtar ha potuto battere il Barcellona in Champions, allo stesso modo l’Ucraina può battere l’Italia».

Cosa ha rappresentato per l’Ucraina la vittoria dello Shakhtar sul Barcellona?
«Siamo un Paese in guerra e per noi ogni vittoria è un grande evento nelle nostre vite: ogni partita richiede molti sforzi fisici e morali. Potete immaginare una nostra trasferta? Per arrivare ad Amburgo, dove giochiamo, qualche volta impieghiamo anche due giorni di viaggio. E dal punto di vista fisico è molto difficile. Non è corretto perché noi dobbiamo viaggiare due giorni e i nostri avversari solo dueore. Per questo battere il Barcellona, squadra di livello mondiale, per noi è stato incredibilmente importante. E, come tutte le nostre vittorie,l’abbiamo dedicata ai soldati al fronte che stanno combattendo per difendere il nostro Paese e dare a noi l’opportunità di continuare a giocare a calcio. Sono loro i nostri eroi. Ma ora anche i nostri calciatori sono come eroi. Noi rappresentiamo il nostro Paese. Giocare all’estero vuol dire mandare messaggi dall’Ucraina achi vive in Europa».

Lei portò De Zerbi allo Shakhtar. Si aspettava avesse successo al Brighton?
«Anche prima del suo arrivo in Premier io avevo detto che sicuramente avrebbe avuto successo e so per certo che in futuro De Zerbi diventerà uno dei migliori allenatori al mondo. Step by step, certo, ma avrà un grande futuro. E ha ricevuto offerte da grandi club, molto importanti. Quando accetterà questo tipo di offerte, allora vedremo che tipo di coach sarà. C’è bisogno ancora di un po’ di tempo…».

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