Corruzione per i Mondiali in Qatar, mandato di cattura internazionale per Bin Hammam (L’Equipe)

Inchiesta in Francia. Un intrigo internazionale che coinvolge la Confederazione calcistica dell'Oceania, la Fifa e il suo ex vicepresidente Temarii

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Doha (Qatar) 18/12/2022 - finale Mondiali di calcio Qatar 2022 / Argentina-Francia / foto Imago/Image Sport nella foto: Lionel Messi-Gianni Infantino-Katars Emir Tamim bin Hamad Al Thani ONLY ITALY

Il nome di Mohamed Bin Hammam è sconosciuto ai più ma per la giustizia francese è uno dei tanti accusati di corruzione per l’assegnazione del mondiale in Qatar da parte della Fifa. In questo spy-action entrano in gioco diversi personaggi, tutti con l’aspirazione di occupare un posto di prestigio alla Fifa, come Reynald Temarii, ex vicepresidente della Federcalcio internazionale ed ex presidente della Confederazione calcistica dell’Oceania (Ofc). Bin Hammam invece è stato candidato alla presidenza Fifa dopo Blatter. A scriverne è l’Equipe:

Mohamed Bin Hammam, ex candidato alla presidenza della Fifa, sospeso a vita per sospetta corruzione nel 2011, è oggetto di un mandato d’arresto dal 22 giugno 2023. Dopo diverse convocazioni in udienze rimaste senza risposta. È incriminato per “atti di corruzione privata legati all’assegnazione dei Mondiali di calcio 2022”, secondo una fonte giudiziaria“.

L’intrigo internazionale inizia più di 10 anni fa quando “il Sunday Times ha incastrato Reynald Temarii durante un’intervista registrata. Quest’ultimo crede di parlare con lobbisti americani e sembra accettare l’idea di monetizzare il suo voto per l’assegnazione dei Mondiali del 2018 e del 2022. Il giornale pubblica estratti della conversazione che scatena un enorme scandalo“.

La Fifa lo sospende per “mancanza di lealtà”, non per corruzione. Temarii non sa se fare ricorso e inizia il suo scouting di legali. “Secondo lo statuto della Fifa, questa scelta potrebbe avere una notevole importanza: se Temarii farà appello, non sarà sostituito nel comitato esecutivo della Fifa. La Confederazione calcistica dell’Oceania non potrà quindi votare, (bloccando l’assegnazione del mondiale, ndr)“.

La Confederazione però fa sapere che non ha la minima intenzione di votare per il Qatar nell’assegnazione dei mondiale. E in questo momento entra in gioco il nostro Hammam.

Nel novembre del 2010, pochi giorni prima di prendere la sua decisione, Temarii si reca con la moglie a Kuala Lumpur per incontrare Mohamed Bin Hammam, durante un viaggio con tutte le spese a carico di quest’ultimo. Il qatariota insiste perché Reynald Temarii faccia appello e si offre di farsi carico della sua difesa per più di 300.000 euro. L’uomo non è sconosciuto: all’epoca aspirava a succedere a Sepp Blatter“.

Questi i fatti, adesso la giustizia francese ha accertato le responsabilità dei soggetti. Il Qatar alla fine ha davvero disputato i mondiali. Nel frattempo Bin Hammam è sparito nel nulla:

Il giudice Tournaire intende quindi sollevare i suoi sospetti nei confronti di Mohamed Bin Hammam, completamente scomparso dalla circolazione da anni. Bandito a vita dalla Fifa nel giugno 2011, dopo essere stato accusato di aver comprato voti nella corsa presidenziale dell’organismo, non ha risposto alle richieste del magistrato. Le autorità non sanno nemmeno dove abiti“.

 

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