Non si capisce perché, in nome del “suo” gioco, Garcia debba neutralizzare Kvara e Lobotka, rimpicciolire Anguissa e perdere Osimhen

Napoli-Udinese è già una partita chiave per il futuro di Garcia, ne scrive la Gazzetta dello Sport. È già cominciato il tot-nomi e in cima alla lista di De Laurentiis – secondo il quotidiano rosa – c’è Tudor.
La domanda da rivolgere al Napoli è: chi vuole essere? Le distanze che Garcia ha preso da Spalletti si sono allungate a dismisura dopo i due ingannevoli successi contro Frosinone e Sassuolo (nel loro momento peggiore). Comprensibile che un allenatore non voglia essere ricordato come il “successore di”, ma integralismo e furia iconoclasta sono una sciagura. Un esempio su tutti: Benitez dopo Mourinho. E quindi non si capisce perché, in nome del “suo” gioco, Garcia debba neutralizzare Kvara e Lobotka, rimpicciolire Anguissa e perdere Osimhen. L’Udinese al Maradona è un invito a ripartire, con vista sul Real Madrid in Champions.