Il Meazza potrebbe salvarsi: Milan e Inter pensano ad un nuovo stadio nelle ex aree Snai

Lo scrive il Corriere Milano. I dialoghi tra i due club e il Comune di Milano vanno avanti già da settimane. Si tratta di un'area privata di 75 ettari 

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Db Milano 12/05/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: stadio San Siro

Il Corriere della Sera Milano svela un retroscena sul nuovo stadio San Siro: da settimane, Milan e Inter dialogano con il Comune di Milano per portare avanti una nuova ipotesi, ovvero quella di costruire il nuovo stadio nell’area delle ex piste Snai, poco lontano dal Meazza, che così non sarebbe più demolito. Il quotidiano scrive:

“Vuoi vedere che il mitico San Siro riesce a scampare alla demolizione? Sembra proprio che una via di fuga ci sia. I dettagli sono ancora confusi, mancano dei tasselli perché l’operazione è in fieri, gli attori in campo sono tanti e l’ordine impartito è quello della segretezza. Ma la suggestione che trapela è forte. Salvare il Meazza e realizzare il nuovo impianto a due passi da San Siro, per la precisione nelle aree delle piste di allenamento dei cavalli, ex Snai. Un terreno di 75 ettari di proprietà del gruppo Fcma di Federico Consolandi, già interessato a un precedente progetto dell’archistar Stefano Boeri che prevedeva la realizzazione di un grande parco della biodiversità a uso pubblico e delle residenze nella parte Nord. Nelle ultime settimane gli incontri tra le squadre, il Comune nella persona del sindaco Beppe Sala e la proprietà si sono fatti più intensi. Il progetto di un nuovo stadio a poco meno di un chilometro e mezzo da San Siro è sul tavolo e si stanno facendo tutte le valutazioni del caso, perché la prudenza in una materia così delicata è d’obbligo”.

Il progetto presenta diversi vantaggi, spiega il quotidiano. Innanzitutto, che se fosse fatto sui terreni ex Snai l’impianto sorgerebbe su uno spazio privato ed avrebbe molti meno vincoli burocratici. E poi, l’area ha in parte una destinazione sportiva e quindi sarebbe compatibile con la realizzazione di un nuovo stadio, oltre a essere servita dalla linea rossa del metrò.

“Ma soprattutto eliminerebbe dal tavolo il Piano B, ossia la minaccia che le squadre abbandonino Milano per trovare ospitalità a Sesto San Giovanni o in qualche altra località fuori Milano”.

 

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