Massa: «Vasseur è francese come Jean Todt e poco latino. Può mettere ordine alla Ferrari»

Alla Gazzetta: «Binotto è un bravissimo ingegnere, ma l'anno scorso ci sono stati tanti sbagli e un problema con Elkann. Qualcuno doveva pagare».

Massa Ferrari

Imago Shanghai (Cina)15/04/2012 - gara formula 1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Felipe Massa ONLY ITALY

La Gazzetta dello Sport intervista Felipe Massa. Con lui la Ferrari ha vinto l’ultimo titolo costruttori della sua storia e ha sfiorato il titolo piloti nel 2008, quando poi se lo accaparrò Lewis Hamilton. Massa commenta l’arrivo di Vasseur alla Ferrari.

«Tutti quelli che hanno lavorato con lui ne parlano bene, ha ottenuto tanti successi nel motorsport e ha grande
esperienza nella gestione dei team, ma essere al comando della Ferrari è completamente diverso, in questo senso è un grosso cambiamento anche per Fred. Sarà importante costruire buone relazioni con tutti i settori della squadra e con i vertici dell’azienda. Quello che gioca contro di lui è il tempo, perché la scuderia di Maranello non vince il titolo da tantissimi anni e c’è una pressione enorme su di loro».

Conosce Vasseur? Massa:

«Ho seguito la sua carriera da quando aveva la squadra in F.3, poi è stato socio di Nicolas Todt, il mio manager. È molto razionale nelle scelte, non ha un carattere latino, e questo è positivo perché a volte c’è stata troppa confusione. Se guardiamo indietro, chi ha fatto il lavoro migliore alla Ferrari, prendendola in un momento difficile, è stato Jean Todt, francese come Vasseur. Ma ha avuto sette anni per vincere…».

È stato giusto sostituire Binotto?

«Conosco Mattia da quando ero pilota collaudatore della Ferrari e lo considero un bravissimo ingegnere, che ha fatto molto per la squadra, diventando prima direttore tecnico e poi team principal. Però ci sono stati tanti sbagli l’anno scorso e magari anche un problema di rapporti con i vertici e con John Elkann. Qualcuno doveva pagare e c’è stata la scelta di cambiare, anche se Binotto non era l’unico colpevole. Di certo, la squadra va migliorata sotto tanti aspetti, bisogna essere più freddi nelle decisioni e nell’esecuzione delle gare».

Leclerc e Sainz sono da titolo?

«Mi piacciono davvero tanto. Il problema della Ferrari non sono certo i piloti. Charles ha dimostrato di sapere vincere con la macchina all’altezza. L’anno scorso ha pagato la pressione, come tutta la squadra, dopo un inizio di campionato che lo aveva visto in testa alla classifica e poi perdere tutto il vantaggio in poche gare, per ragioni già dette. La collaborazione con Carlos è positiva. Si spingono a vicenda, negli allenamenti e in pista, e questo è produttivo per la squadra».

 

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