Ancelotti: «Il Valencia è una squadra molto intensa. Dobbiamo gestire bene la palla… e difendere bene, cosa che non abbiamo fatto contro il Villarreal».

Carlo Ancelotti ha risposto alle domande dei media nella pre-semifinale della Supercoppa spagnola contro il Valencia. L’allenatore italiano, fresco di vittoria come miglior allenatore al mondo di club, ha risposto alle domande alla vigilia della sfida contro il Valencia di Gennaro Gattuso. Queste le parole di Ancelotti:
«Grazie a tutti. Al Real Madrid, perché solo con il successo che ha avuto la squadra potevo vincere questo premio, che mi piace, ma mi piace ancora di più la Supercoppa. La motivazione è altissima. Abbiamo desiderio, motivazione, tutto. La scorsa stagione questa competizione ci ha dato molto. È stata una grande vittoria e speriamo si possa ripetere».
Come preparare un torneo così breve con così poco tempo.
«Ci aiutiamo con dei video. Non puoi lavorare molto in allenamento perché non c’è tempo. Ma domani la squadra sarà pronta al 100% per fare una grande partita».
Come vede il Valencia, prossimo avversario.
«Ha un’identità molto chiara. È una squadra molto intensa. Dobbiamo gestire bene la palla… e difendere bene, cosa che non abbiamo fatto contro il Villarreal. A volte dimentichiamo che dobbiamo difendere compatti. L’anno scorso in tante partite siamo riusciti a formare un blocco molto solido che ci ha permesso di dimostrare la qualità che questa squadra ha nelle sue individualità».
Arriva la domanda su Cristiano e Gareth Bale.
«Giocare la Supercoppa qui, per l’atmosfera che abbiamo avuto… Siamo felicissimi. Cristiano è stato un acquisto fantastico, gli auguriamo il meglio. È una leggenda del nostro club, come Bale che si è ritirato e gli auguriamo il meglio. Rimangono nel cuore di tutti i tifosi del Real Madrid».
I rigori.
«La verità è che li alleniamo poco. A volte è difficile trovare cinque giocatori che li vogliano tirare, l’aspetto mentale è molto complicato, è impossibile ricreare l’atmosfera dei calci di rigore».
L’aspetto difensivo non è di qualità, ma di mentalità e sacrificio.
La domanda sul rapporto con Gattuso.
«Abbiamo passato momenti molto belli, abbiamo vinto due Champions. Dopo il rapporto non è stato sempre buono, abbiamo avuto problemi personali e non voglio parlarne. Molti allenatori sono arrivati da quel Milan, le squadre di Gattuso sono molto intense, lui ha un’identità molto chiara».
Ancelotti punta a vincere 6 titoli.
«Dobbiamo lottare per tutti i titoli, ne abbiamo uno vicinissimo per provare a vincerlo. Vedremo dopo, non ci pensiamo, questo non è un obiettivo. L’obiettivo è la Supercoppa , per adesso».
C’è qualche pressione mentale dopo il Villarreal?
«Non me ne accorgo, ci fa male quello che è successo col Villarreal, ma bisogna vedere come reagisce la squadra. La Supercoppa è un esame molto importante, quando da piccolo, quando andavo a scuola, mia nonna mi diceva: “Metti il libro sotto il cuscino. E io lo metto».