Maccarani rischia anche la radiazione, l’avvocato: «la verità non è quella che appare ora»
Ginnastica ritmica. Al Giornale: «Vuole riprendersi la sua dignità». Il suo curriculum di direttrice tecnica vanta 3 medaglie olimpiche, 36 titoli mondiali e 200 vittorie

Il caso ginnastica ritmica e il deferimento della direttrice tecnica Emanuela Maccarani che da decenni è la guida assoluta della Nazionale. È partita anche una petizione della altre allenatrici in sua difesa.
Al Giornale parla il suo avvocato Danila Di Domenico: «vuole riprendersi la sua dignità. C’è molta amarezza, ma siamo convinti che la verità non sia quella che appare ora». Scrive il quotidiano che a ferire Maccarani sono soprattutto le accuse alla sua morale personale. Lei non ha ancora parlato anche se vorrebbe tanto farlo.
Fra pochi giorni il consiglio federale deciderà sulle conseguenze del deferimento, la giustizia ordinaria sta pure facendo il suo corso: in gioco possono esserci, oltre a sospensione ed ammenda anche la radiazione, mentre il suo contratto è scaduto a fine
2022.
«Non si può licenziare un dipendente perché indagato – ricorda De Domenico -. Lasciamo che i procedimenti arrivino a
compimento prima di prendere decisioni», chiude l’avvocato. A Maccarani, però, interessano memoria e reputazione, quella di 3 medaglie olimpiche, 36 titoli mondiali e un totale di 200 vittorie. Ufficiale al merito della Repubblica e palma d’oro, membro della giunta Coni: come può aver fatto quello che le viene imputato o, per lo meno, non aver compreso il disagio delle sue atlete? Lei attende, non parla ma potrebbe avere molto da dire.