Ultima di campionato
intervista al pallone

Tatuaggi, colori, materiali, peso, quantità d’aria all’interno. Hanno cercato di cambiarlo in tutti i modi possibili. E nessuno ha mai capito che il vero protagonista del calcio è lui. Oggi Cristiano Ronaldo o Leo Messi, ieri Pelè, Maradona, Platinì, De Stefano, Cruyff, hanno riempito le pagine dei giornali con dichiarazioni scontate o sconcertanti. E lui? […]

Tatuaggi, colori, materiali, peso, quantità d’aria all’interno. Hanno cercato di cambiarlo in tutti i modi possibili. E nessuno ha mai capito che il vero protagonista del calcio è lui. Oggi Cristiano Ronaldo o Leo Messi, ieri Pelè, Maradona, Platinì, De Stefano, Cruyff, hanno riempito le pagine dei giornali con dichiarazioni scontate o sconcertanti. E lui? Zitto. Silenzio stampa. Nessuna dichiarazione. Ora esce allo scoperto. Il pallone. Con alcune rivelazioni in esclusiva per il Napolista.
Dopo circa due secoli di silenzio Lei ha deciso di parlare. Perché solo adesso?
“Innanzitutto diamoci del tu. Io sono democratico, sono di tutti. Parlo adesso perché sono in crisi, ho la camera d’aria un po’ sgonfia e il mio psicoterapeuta mi ha consigliato di esternare. Ma solo altre cinque domande. Mi sto preparando per i mondiali e non posso affaticarmi”.
Prima domanda: perché sei in crisi?
E me lo chiedi? Se permetti credo di sapere chi mi tratta meglio, chi mi considera, chi mi sa giocare, nel senso ludico dell’espressione. E mi spieghi perché queste persone non parteciperanno ai mondiali? In Italia Del Piero, Totti, Cassano, Miccoli, Balotelli; e poi Pato, Ronaldihno, Adriano, Ronaldo…. roba da farti saltare la valvola! E’come se in una nazionale di golf non convocassero Tiger Wood per motivi… di carattere o di spogliatoio! Ci vorrebbe una legge ad pallonem che obbligasse i commissari tecnici a convocare i fuoriclasse.
Chi vincerà il mondiale e chi il campionato?
“Guarda che non mi freghi, sono due domande. E a queste due non rispondo. Io sono rotondo, anche se ora un po’ sgonfio. La risposta, quindi, non c’è. E poi mi vuoi far denunziare da chi gestisce le scommesse? Però una cosa te la dico: Occhio all’Inghilterra di don Fabio.
Perché l’intervista al Napolista e non ad altre testate?
“E me lo chiedi pure? Da voi, al Napoli, ha giocato Diego Armando Maradona, l’unico calciatore con il quale… ma sì, te lo confesso… ho collaborato e un po’ imbrogliato. Mi divertivo talmente tanto con lui ed il suo piede sinistro (che è dotato di autonoma anima) che qualche volta cambiavo traiettoria e direzione per entrare in porta. Non vi siete mai accorti che alcune giocate di Diego erano “impossibili”, nel senso di scientificamente inspiegabili?
Visto che parli volentieri di Napoli e del Napoli, che ne pensi del ritorno di Fabio Cannavaro?
Senz’offesa: io parlo di fantasia e di divertimento. Fabio Cannavaro ha anche vinto il mio cugino dorato, ma è un difensore. De difensoribus non curat sphaera. Ultima frase in latino, con la quale ho detto tutto. Lo sanno tutti, vi serve un bomber da venti gol a campionato.
Il Napoli quando vincerà il suo terzo scudetto?
“Mi fai ridere a crepacuoio, che domande!
Cuoio? Ma tu non sei più fatto di cuoio.
“Che c’entra, è un modo di dire. Come “non c’è una lira. Ed era la sesta domanda. Credi che non me ne sia accorto? Concludo così: il terzo scudetto arriverà prima di quanto pensiate. Forse gli arbitri non vi aiutano, forse il “potere” non è dalla vostra parte, ma per i motivi che ti ho spiegato prima, io, il pallone, sono un po’ tifoso del Napoli. Vi darò una mano. Ma non dirlo a nessuno”.
Giuseppe Pedersoli

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