Nadal: «Djokovic? Mi dispiace per lui, ma conosceva le regole. Bisogna fidarsi della scienza»
«Il vaccino è l'unica strada per uscire dalla pandemia. Ognuno è libero di fare le proprie scelte, ma poi bisogna accettarne le conseguenze»

Londra (Inghilterra) 10/07/2019 - Wimbledon / foto Panoramic/ Insidefoto/Image Sport nella foto: Rafael Nadal ONLY ITALY
«Il mondo ha già sofferto abbastanza. C’è bisogno di vaccinarsi. Se Djokovic avesse voluto, avrebbe potuto giocare qui (agli Australian Open, ndr) senza alcun problema. Da un certo punto di vista, mi dispiace per lui. Ma allo stesso tempo c’è da dire che conosceva quelle condizioni da molti mesi e ha fatto la sua scelta».
Così Rafa Nadal, intervistato dopo la partita con Berankis a Melbourne, in merito al caso che ha coinvolto nelle ultime ore il numero uno al mondo Novak Djokovic, il cui visto non è stato accettato dalle autorità australiane. Djokovic è ancora in Australia, in albergo, e farà ricorso contro la decisione del governo di Victoria. Il tennista serbo è no-vax e avrebbe voluto partecipare al torneo – riservato ai tennisti vaccinati – tramite una speciale esenzione medica.
«Ognuno è libero di prendere le proprie decisioni, ma poi devi accettarne le conseguenze», ha continuato Nadal. «Le regole sono regole, e se non vuoi vaccinarti sorgono dei problemi: è un fatto. Dopo che tante persone sono morte negli ultimi due anni, non ci resta che affidarci alla scienza. Credo che il vaccino sia l’unica via per fermare la pandemia».