Minà racconta Maradona il fuoriclasse che non viveva nella torre d’avorio
Maradona aveva intuito che il calcio era essenzialmente un sentimento popolare non convertibile in una marcia di denaro e potere

Maradona aveva intuito che il calcio era essenzialmente un sentimento popolare non convertibile in una marcia di denaro e potere


«Ci sono meno incidenti che in altri settori». Ma poi, si chiedono, come si controllano i documenti di tutti gli spettatori? (Süddeutsche Zeitung)

di - Questo rebus era su La settimana enigmistica di anni fa. È bello riproporlo ogni anno. Risolvetelo (è facile)

La polizia ha fatto ricorso a una forza eccessiva e sproporzionata ha usato spray al peperoncino, manganelli e scudi (Rmc Sport)

Il Telegraph: i tifosi di oggi pagano ancora le conseguenze degli anni di violenza. A Marsiglia ammassati come bestiame fino a notte fonda, e accade spesso

Massimiliano Ciccone, laziale, arrivato a Londra nel 2013. Giocano con le maglie dei club. È vietato alle squadre londinesi. Otto italiane (non c'è il Napoli). Tutto è nato da un derby Roma-Lazio

L'analisi storico-politica di SoFoot: La maglie della Lazio più identitaria è quella con l'aquila. Quella del St.Pauli con la scritta "Kein Fussball den Faschisten" ("Niente calcio per i fascisti")

di - Non è un film sul tennis, quello solo le Williams potevano farlo come si deve. È un romanzo di formazione, secondo noi riuscito

Dalle ore 15.00 di lunedì 17 novembre 2025 e fino alle ore 23.59 di giovedì 24 novembre 2025 sarà possibile prenotare un posto nel settore ospiti

Ai sostenitori del Napoli sarà destinata la curva di sinistra (settori C e D), mentre ai sostenitori del Milan sarà destinata la curva di destra (settori K e J)

Nei prossimi giorni verranno rese note le disposizioni definitive. L’orientamento sembra andare verso un divieto di trasferta per i tifosi bergamaschi

Qualcuno torna a scrivere del parrucchino. “Non un tiro in porta”. “Doveva essere cacciato un mese fa”. Il tifoso è mobile, altro che la donna

Per Pasolini il calcio era era l’ultima liturgia capace di unire gli italiani, un atto di intelligenza collettiva: una coreografia in cui il popolo, senza saperlo, scriveva la propria epica