Voleva piazzare la palla sotto la traversa, con precisione, perché lui di carattere è così, gli piace curare i dettagli. Preciso e determinato. Quando la palla ha scheggiato il legno, ho capito che da quel momento di sfortuna sarebbe iniziata la grande partita di Marek e così è stato. Solo sfortuna: la stessa che s’è scrollato via dalla maglietta quando ha segnato di testa il gol del pareggio alla Juventus. Un gesto liberatorio che ha sostituito quello che fece la prima volta, due anni da, dopo aver segnato una rete decisiva al Palermo: si toccò il ciuffo, quel ciuffo che qualche giorno prima avevo avuto il piacere di modellargli io e che finora ha portato fortuna sia a lui che a me. Ho conosciuto Marek Hamsik poco dopo il suo arrivo a Napoli, tramite l’allora terzo portiere del Napoli Biagio Del Giudice, che con lui aveva fatto il ritiro in Austria. Già a Brescia Marek portava un taglio con i capelli che schizzavano verso l’alto, ma quando venne nel salone della mia famiglia, dove lavoro con mio padre Angelo, a Pozzuoli, mi chiese di sistemargliela a modo mio. Lì nacque il taglio rasato ai lati e fissato col gel in alto: un taglio a riccio, proprio come il mio nome. Tra noi è nato un bel rapporto di amicizia, quando viene qui si parla di cose si ragazzi, di auto, abbigliamento, di Napoli. Una città che lui ama tanto, come la sua gente, alla quale si dedica sempre, anche qui, quando viene in negozio e trova ad accoglierlo decine di tifosi. Marek è un ragazzo semplice, un fuoriclasse in campo e nella vita. E sa sempre quello che vuole. Anche negli ultimi tempi lui è rimasto sempre sereno e determinato. L’ho visto prima di Milan-Napoli, venne qui con suo cognato, Walter Gargano, per il quale ho creato un altro taglio particolare: cortissimo davanti e con una punta dietro che gira un po’ a sinistra, come forse s’è notato ieri sera al San Paolo. Marek era tranquillo e sorridente, come sempre. Sapevo che prima o poi sarebbe tornato al gol e neanche per un istante, giovedì sera, ho dubitato che ci avrebbe regalato una grande soddisfazione. Credo che il Napoli sia un bel gruppo di ragazzi semplici e determinati: giocando alla giornata, senza troppe pressioni addosso, possiamo arrivare al traguardo della Champions. Marek a Napoli sta benissimo, vive la città fino in fondo, con lui si può provare a vincere davvero qualcosa di importante. Anzi, fin d’ora prometto un taglio speciale, dedicato alla Champions, se dovessimo tagliare quel traguardo. A chi lo vorrei fare? A Denis: la sua capigliatura è interessante per me, spero davvero di poterci lavorare presto su…
(a cura di Luca Maurelli)
