In quaranta minuti Osimhen ha toccato sette palloni

C'entra la disposizione tattica del Napoli (anche Petagna ne tocca pochi) ma il nigeriano è un calciatore lontanissimo da una condizione accettabile

Osimhen

Che cos’è Victor Osimhen? È un alibi per Gattuso? Certamente sì, uno dei pochi alibi per l’allenatore calabrese. Ma è anche è un oggetto misterioso di cui si dovrebbe discutere in relazione alla capacità del Napoli di gestire gli infortuni. Non è soltanto una questione di staff medico più o meno competente. Le società di calcio sono piramidali. Tutto dipende dal vertice, dall’organizzazione societaria. La domanda è: possibile che nel Napoli gli infortuni, alcuni infortuni, diventino misteri irrisolti? Vale per Mertens che è tornato in Belgio e non è ancora guarito dall’infortunio alla caviglia. E vale ovviamente per Osimhen. Che ufficialmente è stato definito guarito. È tornato in campo da almeno un paio di settimane ma è un calciatore lontano anni luce da una condizione accettabile.

In questi casi si dice che se non viene mandato in campo, non potrà mai tornare quello di un tempo. Non spetta a noi dirlo. Quel che però possiamo rilevare è che Osimhen di fatto non gioca nemmeno quando viene chiamato in causa. Ieri sera contro il Genoa l’attaccante nigeriano ha giocato quaranta minuti e ha toccato appena sette palloni (come rileva il sito della Lega Serie A). Sette palloni in quaranta minuti. Una miseria. Soprattutto se teniamo conto che, a differenza di Verona, il Napoli nel secondo tempo ha costantemente attaccato. Ciononostante Osimhen è stato un corpo estraneo alla squadra. Non sappiamo quanto dipenda dagli schemi studiati da Gattuso e quanto dalla sua condizione deficitaria.

A questo proposito, però, c’è un dato, ossia i palloni toccati da Petagna: ventuno in cinquantaquattro minuti. Il che vuol dire che è anche il ruolo disegnato da Gattuso che comporta un’esclusione dal gioco.

Il nigeriano è entrato contemporaneamente a Insigne: nello stesso periodo di tempo, il capitano del Napoli ha toccato 21 palloni. In un quarto d’ora, Bakayoko ha toccato 18 palloni.

A oggi Osimhen non è un calciatore che il Napoli può considerare a disposizione. Metterlo in campo vuol dire di fatto regalare un uomo agli avversari.

Correlate