Petagna: “Ho abbracciato Gattuso perché prima della partita mi aveva detto che avrei segnato”
A Sky: "Dobbiamo entrare per forza a duemila sennò il mister ci mangia nello spogliatoio. Voglio dedicare il gol ai miei genitori: se gioco ancora è merito loro perché non ho passato bei momenti in passato"

Nel post partita di Napoli-Sampdoria, ai microfoni di Sky Sport ha parlato l’attaccante del Napoli, Andrea Petagna.
Sei al 40′ gol in Serie A, alla prima del Napoli al Maradona.
“E’ una bella giornata per me, voglio ringraziare tutti quanti, e soprattutto i miei genitori, se gioco ancora è merito loro perché non ho passato bei momenti in passato. Era importante, non era facile perché giovedì avevamo fatto una partita tosta, ci deve dare morale per mercoledì”.
Perché volevi smettere?
“Quando sono uscito dal settore giovanile del Milan, ho avuto sei mesi complicati alla Samp, poi Serie b, ho pensato di smettere. Grazie ai miei genitori sono ancora qui, sono molto felice”.
Perché hai abbracciato Gattuso dopo il gol?
“Perché prima della partita mi aveva detto che avrei segnato. Sto migliorando molto grazie a lui, sto lavorando tanto sui cross e sui tiri e sono molto contento di questo”.
“In questo momento ci sta mancando Osimhen, giocatore molto importante per noi, ma mi sto giocando le mie chance al massimo. Qua non c’è bisogno tanto di venire a giocare per la squadra con i giocatori fenomenali che ci sono”.
Farsi trovare pronti anche quando non si parte titolari non è scontato.
“Dobbiamo entrare per forza a duemila sennò il mister ci mangia nello spogliatoio, ci alleniamo forte per questo, siamo tanti, tutti bravi, questo ci fa sempre migliorare anche in allenamento”.