Setien: “Al Barcellona non sono stato me stesso. Messi è difficile da gestire”
Del Bosque ha intervistato l’ex allenatore del Barcellona per El Pais: “Leo ti fa vedere solo le cose che vuole, è molto riservato. Il mio esonero era stato già deciso”

Quique Setien ha allenato il Barcellona per metà della scorsa stagione, dopo l’esonero di Valverde. Vicente Del Bosque, che ha vinto un Mondiale e un Europeo sulla panchina della nazionale spagnola, l’ha intervistato per El Pais.
In ogni spogliatoio ci sono 16-18 giocatori che si impegnano al massimo e 4-5 che non hanno quell’entusiasmo. Poi ce ne sono un paio che sono proprio complicati. È stato così in tutte le squadre che ho allenato. Ma ho sempre detto la verità: se un calciatore non gioca e chiede spiegazioni, bisogna essere onesto. La leadership si guadagna col tempo, i giocatori hanno le orecchie aperte fin da subito.
Penso che Messi sia il migliore di tutti i tempi. Ci sono stati altri grandissimi giocatori, ma la sua continuità non ha paragoni, forse con Pelé. È complicato da gestire, non solo come calciatore. Qualcosa di ciò che sto dicendo si capisce guardando The Last Dance, il documentario di Michael Jordan. È molto riservato, ti fa vedere solo le cose che vuole, parla poco. Il club è sopra tutti i ruoli ma ci sono milioni di persone che pensano che Messi o qualsiasi altro giocatore siano più importanti della squadra. Poi chi sono io per cambiare Messi? Se l’hanno accettato così com’è da tutto questo tempo…
Al Barcellona non sono stato me stesso. Non ci sono riuscito o non ho saputo farlo. Non potevo essere me stesso e non potevo fare quel che volevo. Avrei potuto prendere decisioni drastiche ma non avrebbero risolto nulla in uno spazio breve come quello in cui sono stato. Alla fine la tensione ha avuto la meglio su di noi, ma ci sono state situazioni che in un altro contesto sarebbero dovute essere diverse. Poi c’è stato quell’8-2 col Bayern, di cui mi prendo le mie colpe. Ma era stato già tutto deciso prima di quella sconfitta, l’ho scoperto dopo.