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Klopp: “Discutere tagli salariali con i calciatori mentre si acquista a 60 milioni, è difficile da spiegare”

A Sky Sports: “In Inghilterra ci sono tutti i tipi di voci su chi sceglierà il Manchester United o chi prenderà il Chelsea, ma noi qui siamo molto calmi. Festeggeremo il titolo quando la vita tornerà alla normalità”

Klopp: “Discutere tagli salariali con i calciatori mentre si acquista a 60 milioni, è difficile da spiegare”

Il tecnico del Liverpool, Jurgen Klopp, ha rilasciato un’intervista a Sky Sports.

“Discutere con i giocatori sui tagli agli stipendi e, dall’altro lato, ingaggiare per 50 o 60 milioni, è difficile da spiegare. In questo momento i club stanno perdendo soldi, soprattutto perché non sappiamo quando potremo giocare di nuovo con gli spettatori e questo avrà un impatto”.

Klopp ha continuato:

“Ci sono molti buoni giocatori su questo pianeta. Timo Werner è un grande giocatore, Kai Havertzè un grande giocatore. In Inghilterra ci sono tutti i tipi di voci su chi sceglierà il Manchester United o chi prenderà il Chelsea, ma noi qui siamo molto calmi”.

Sulle celebrazioni per la vittoria della Premier.

“Capisco che non può essere celebrata come abbiamo sempre sognato. Perché dovremmo avere un grosso problema con qualcosa che non può essere cambiato? Non è che il mio sogno sia  celebrare da solo nello stadio e poi tornare a casa. Verrà un giorno in cui la vita tornerà alla normalità, quando qualcuno avrà trovato il vaccino o una soluzione al problema, quando i tassi di infezione saranno zero o inferiori. Allora avremo il diritto di celebrare ciò che vogliamo. Se vorremo farlo alla 12esima o 13esima giornata della prossima stagione, chi ci fermerà? Alzeremo il trofeo e poi potremo portarlo in giro per la città sull’autobus. Se pensano che siamo completamente pazzi, sinceramente non mi interessa. Sarà diverso ma una celebrazione speciale, senza dubbio”.

Il tecnico ha espresso il suo orgoglio nei confronti del gesto del Liverpool, di inginocchiarsi in supporto  del movimento Black Live Matter.

I giocatori hanno deciso spontaneamente di unirsi. Sono stato molto orgoglioso dei ragazzi per molto tempo, e questo è stato un altro momento straordinario. Quando li ho visti scattare la foto mi sono sentito molto orgoglioso, perché è un messaggio molto importante. Non c’è dubbio”.

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