L’inedito mercato del Manchester United in crisi: un giornalista e uno psicologo
La proprietà - accusata dai tifosi di investire troppo poco - punta a cambiare la comunicazione. Mentre Solskjaer ha richiesto un supporto psicologico per la squadra

Trenta punti sotto il Liverpool, sei sotto la quota Champions, i tifosi che minacciano di morte il vice presidente esecutivo Ed Woodward, il tecnico, Solskjaer, che fatica a tenere le redini della squadra in mano. Il Manchester United è nella peggiore crisi della sua storia recente, e tutti indicano il mercato come unica strada da percorrere per provare a risollevarsi. Solo che il mercato dello United è cominciato in maniera un po’ inusuale. Primi acquisti: un giornalista e uno psicologo.
Il giornalista è Neil Ashton, ex del Sun, che a Record spiega la sua nuova missione: “Voglio cambiare la percezione di Woodward e della dirigenza in generale. Lo conosco un po’ e mi ha detto molto bene come la pensa su ciò che non va. E un tipo che ama molto il Manchester United”.
Woodward è considerato il “burattinaio” dei Glazers, ed è sempre più un parafulmine della rabbia che avvolge la squadra. Nonostante le minacce di morte e i cori dagli spalti, fonti vicine al vicepresidente esecutivo dello United insistono sul fatto che è più determinato che mai a cercare di rimettere in pista il club. Secondo i suoi critici Woodward ha fatto guadagnare troppo ai Glazer per essere licenziato, ma forse i proprietari dovrebbero farsi una domanda diversa: quanto guadagnerebbero di più se avessero “un prodotto di successo” in campo?
Nel frattempo, i Red Devils continuano a non fare acquisti. E Solskjaer ha chiesto ufficialmente l’ingaggio di uno psicologo da inserire nello staff, per provare a riportare la squadra ad un livello accettabile di autostima dopo le ultime batoste.