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Sconcerti: troppo silenzio sul fallo di mano di De Ligt

Sul Corriere della Sera l’analisi delle partite del weekend. La Juve rischia la leziosità. Il Milan di Pioli torna quello di Giampaolo. L’Inter cresce e mantiene una brutta partita

Sconcerti: troppo silenzio sul fallo di mano di De Ligt

Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti esamina il weekend di campionato.

“Il Milan di Pioli ha fatto un giro largo intorno a se stesso ed è poi tornato quello di Giampaolo”.

Le novità erano Leao e Paquetà, ma dopo un’ora sono usciti esauriti, sull’1-1. Il problema del Milan continua, insomma.

“Se Pioli arriva alle stesse conclusioni di Giampaolo vuol dire che una realtà grigia è molto vicina a questo Milan, incapace di continuità come un’acqua gasata stappata il giorno prima, pieno di mezzi buoni giocatori che spengono in fretta la metà che serve”.

La Juventus ha giocato bene per metà partita, poi si è specchiata.

“L’effetto Sarri rischia di trasformare in piccole caricature i giocatori di fantasia. Bravi e leziosi se credono il risultato tranquillo. Così rischiano di raccontarsi un’altra partita”.

Sono sei partite (su 8) che la Juve vince con un gol di scarto. Non c’è piena dimostrazione di una superiorità effettiva, scrive Sconcerti. Gioca sicuramente meglio, ma è ancora troppo poco. E parla anche del fallo di mani di De Ligt.

“Mi è sembrato cadere troppo nel silenzio il fallo di mano di De Ligt all’ultimo minuto. Se non conta più il pensiero personale sulla volontarietà, un fallo di mano in area con il braccio largo è rigore, nonostante la regola. Il fallo di Conti a San Siro appena un giorno dopo, lo conferma. È questo che alimenta sempre i dubbi: fosse successo in campo avverso sarebbe finita con la stessa tranquilla saggezza?”

L’Inter cresce. Non si mostra sempre bella, con una difesa confusa ma la squadra, anche per questo, è stata brava a mantenere una brutta partita.

“Lautaro sembra un Ibrahimovic tascabile, piccolo e duro, fisico e classico. Vale Higuain nel gioco dei confronti con la Juve, ed è un complimento per entrambi”.

Lukaku

“non ha dribbling, non ha tecnica, è Gulliver in un paese di uomini di altre categorie. Icardi è migliore, ma Lukaku pensa agli altri. L’aiuto della sua forza è la parte migliore di Lautaro, anche questo conta”.

E’ un ragazzo intelligente, scrive Sconcerti, non è capace di fare dispetti, sa che ha bisogno di tutti.

“Un fisico come il suo è fragile, deve essere curato come il cristallo. Una beffa per l’Atalanta, ma Gasperini pensi a dove ha sbagliato. Nella nuova strada intrapresa serve che migliorino tutti”.

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