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Quando Bertolucci sconfisse 5-2 Pasolini (grazie ad Ancelotti)

Il Fatto quotidiano ricostruisce quella storica partita che ora è diventata un documentario. Pasolini stava vincendo 2-0, poi uscì per “un’entrata omicida”

Quando Bertolucci sconfisse 5-2 Pasolini (grazie ad Ancelotti)

Il Fatto quotidiano racconta una storia bellissima. Con un particolare inedito. La storia è la partita giocata il 16 marzo 1975, alla Cittadella di Parma, tra i set cinematografici di Novecento e Salò o le 120 Giornate di Sodoma. Bernardo Bertolucci, che si ritagliò il ruolo dell’allenatore, contro Pier Paolo Pasolini che – ricorda Pontiggia – un giorno rivelò a Enzo Biagi che gli sarebbe piaciuto diventare un bravo calciatore. “Dopo la letteratura e l’eros, per me il football è uno dei grandi piaceri”.

Il racconto di Pontiggia è da non perdere. I due set lavoravano a poca distanza. Bertolucci

fa tagliare alla costumista Gitt Magrini casacche viola con banda gialla “novecentesca” e, addirittura, calzini arcobaleno psichedelici per disorientare l’avversario.

 

Finché Pasolini rimase in campo, non ci fu storia. Due a zero per la sua squadra. Poi si infortunò – “intenzionale entrata omicida di un armadio chiamato Barone – e la partita cambiò. Finì 5-2 per “Novecento”. E Pontiggia arricchisce il racconto di un gustoso dettaglio. Che però non ha il crisma della certezza. Pare che Bertolucci avesse arruolato alcuni ragazzi delle giovanili del Parma.

Tre, quattro virgulti di talento per volgere a proprio favore le sorti dell’incontro, e tra questi –udite, udite – più di qualcuno annovera Carlo Ancelotti, all’epoca quindicenne del Parma: che l’attuale allenatore del Napoli, già centrocampista sopraffino Roma e Milan, sia stato l’uomo in più per Bertolucci, e in meno per Pasolini, be’, bella storia.

Quella partita è ora diventata un documentario: “Novecento contro Centoventi” di Alessandro Scillitano e Alessandro Di Nuzzo, che sarà presentato domani  in anteprima nazionale a Milano, nell’ambito di Milano Calciocity “evento dedicato al racconto e al gioco del calcio”.

 

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