Il Napoli batte il Genoa con merito, e torna vivo

Quattro giorni dopo le nefandezze di Bilbao, il Napoli non fallisce per la quarta volta la prima di campionato e vince a Marassi contro il Genoa (2-1) come nelle ultime due stagioni. All’ultimo dei cinque minuti di recupero l’olandese De Guzman, subentrato ad Hamsik, dopo tre passaggi sbagliati, infila il pallone decisivo con un mezzo […]

Quattro giorni dopo le nefandezze di Bilbao, il Napoli non fallisce per la quarta volta la prima di campionato e vince a Marassi contro il Genoa (2-1) come nelle ultime due stagioni. All’ultimo dei cinque minuti di recupero l’olandese De Guzman, subentrato ad Hamsik, dopo tre passaggi sbagliati, infila il pallone decisivo con un mezzo gioco di prestigio sul lungo lancio di Zuniga: controllo di ginocchio destro e tocco in gol di sinistro.

Successo meritato e anche sorprendente perché il Napoli ha vinto alla distanza per tenuta fisica e ardore. Nella ripresa, il Genoa è stato alla mercé degli azzurri, non è riuscito più ad attaccare come nel primo tempo (Pinilla devastante) ed è stato ripetutamente sul punto di cedere sotto gli attacchi del Napoli cui sfuggivano almeno cinque occasioni-gol.

Inizio fulminante degli azzurri con fuga di Insigne, cross da sinistra di Higuain e botta al volo di Callejon, una delle sue esecuzioni audaci (3’). Per lo spagnolo prima rete in campionato come l’anno scorso contro il Bologna. Per un quarto d’ora c’era in campo un Napoli brillante a due tocchi, palleggio volante, sincronia perfetta. Era Jorginho, con grande personalità, a dirigere l’orchestra.

Dopo venti minuti, il Genoa reagiva. Sulla destra le discese di Edinilson, che sfuggiva ad Insigne, e le penetrazioni di Perotti, che piantava ripetutamente Zuniga, creavano i primi pericoli. Sull’altra fascia, Maggio stentava a contenere Kucka, Callejon doveva ripiegare per frenare Antonelli. In mezzo, Pinilla sfiorava tre volte il gol vincendo tutti i duelli aerei (20’ salvataggio in corner di Rafael, 27’ miracolo del portiere azzurro sul colpo di testa ravvicinato del cileno).

Il Genoa prendeva in pugno il match attaccando con più uomini. In difficoltà Zuniga nella fase difensiva, preso in velocità Inler da Sturaro, evanescente Hamsik. Nell’area azzurra, mancava una concreta presenza di Albiol e ne risentiva Koulibaly. Il Napoli non riusciva più a tenere palla e a ripartire.

Inevitabile il pareggio genoano a fine tempo. Sul cross di Marchese, Pinilla saltava altissimo fra Koulibaly e Zuniga e fiondava di testa in rete (40’). Il Napoli si condannava a una partita di sofferenza fino all’ora di gioco, quando le energie del Genoa calavano e la qualità, ma soprattutto l’energia del Napoli, quattro giorni dopo Bilbao, prendevano il sopravvento. Il Genoa ripiegava nella sua metà campo e non aveva più la forza di contrattaccare.

Mertens sostituiva Callejon (65’, lo spagnolo usciva contrariato, scagliando una bottiglietta contro la panchina), De Guzman prendeva il posto di Hamsik (74’), Michu entrava per Insigne (86’). I cambi del Genoa erano insignificanti mentre il Napoli prendeva a dominare, spesso impreciso, ma continuo nel forcing.

Rincon e Sturaro non riuscivano più a contrastare Jorginho e Inler, l’innesto di Mertens vivacizzava la fascia sinistra, De Guzman pur sbagliando entrava nel vivo del gioco. Si riprendeva Zuniga attaccando. E sulle rare puntate del Genoa, Koulibaly sbagliando e recuperando, spesso giocando di anticipo, spazzava la metà campo azzurro, ultimo a presidiarla.

Fioccavano le occasioni da rete per il Napoli. Zuniga si faceva precedere da Perin sull’assist di Jorginho (63’). Jorginho stesso concludeva di poco alto con un gran tiro ad effetto (64’). Filava di poco fuori il diagonale di Mertens (81’). Gasperin avvicendava uomini freschi per Perotti (gran primo tempo e tanti cross), Kucka e Sturaro esausti. Il Napoli, invece, sfoderava un finale di grande intensità agonistica.

Insigne, solo davanti a Perin, si faceva rubar palla dal portiere (83’ clamorosissima occasione), una deviazione in corner annullava la conclusione di Mertens (91’) ed eravamo già nei cinque minuti di recupero. Non entrava la palla di Mertens e Higuian, recuperandola a fil di palo, sembrava adagiarla in rete, ma il pallone attraversava tutta la linea di porta perdendosi oltre (94’). Poi il gol di De Guzman che scacciava i fantasmi della crisi dopo l’eliminazione in Champions.

C’è subito la sosta del campionato. Il Napoli è tornato vivo, l’avventura con Benitez continua.
Mimmo Carratelli 

NAPOLI (4-1-3-2): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Zuniga; Jorginho, Inler; Callejon (65’ Mertens), Hamsik (74’ De Guzman), Insigne (86’ Michu); Higuain.

GENOA (3-4-3): Perin; De Maio, Burdisso, Marchese; Edenilson, Rincon, Sturaro (82’ Mussis), Antonelli; Perotti (69’ Iago Falque), Pinilla, Kucka (74’ Ragusa).

ARBITRO: Banti (Livorno).

RETI: 3’ Callejon, 40’ Pinilla, 95’ De Guzman.

 

SERIE A – 1^ GIORNATA.

Chievo-Juventus 0-1, Roma-Fiorentina 2-0, Atalanta-Verona 0-0, Milan-Lazio 3-1, Cesena-Parma 1-0, Genoa-Napoli 1-2, Palermo-Sampdoria 1-1, Sassuolo-Cagliari 1-1, Torino-Inter 0-0, Udinese-Empoli 2-0.

 

PROSSIMO TURNO. 14 settembre.

Cagliari-Atalanta, Empoli-Roma, Fiorentina-Genoa, Inter-Sassuolo, Juventus-Udinese, Lazio-Cesena, Napoli-Chievo, Parma-Milan, Sampdoria-Torino, Verona-Palermo. 

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