Balotelli, Nainggolan, Boateng. Scartati di lusso che vengono ceduti quasi a costo zero: un vantaggio per chi cede è l’alleggerimento del monte-ingaggi
Una delle tendenze più in voga nel nostro calcio è quella del riciclo dei calciatori. Quelli che cercano una seconda chance in un altro club. Una pratica che può innescare un circolo virtuoso, scrive la Gazzetta dello Sport.
Mario Balotelli è uno dei riciclati illustri. Ha deciso di ripartire da Brescia per riconquistare la Nazionale perduta.
Ma c’è anche Nainggolan che, finito fuori dall’Inter con l’avvento di Conte, ha scelto di tornare a Cagliari per stare vicino alla moglie Claudia, malata. E Kevin Prince Boateng, che ha detto di sì alla Fiorentina per avere accanto Melissa Satta.
“Attenzione: al cuor non si comanda, ma ci sono sempre e comunque di mezzo i fatidici soldi. In un modo o nell’altro”.
I calciatori diventano scartati di lusso per “l’ipertrofia delle rose dei club”.
Se un big esce dal progetto di Conte o di Sarri, è un problema venderlo a cifre abbordabili, scrive la Gazzetta.
“Tanto vale imboccare la scorciatoia, cioè la cessione in pratica a costo zero: un vantaggio per chi cede è l’alleggerimento del monte-ingaggi. Una società di medio calibro, come il Brescia o il Cagliari o la Fiorentina, si può così permettere di ridare un’opportunità a chi rischia di finire emarginato in via definitiva”.
I club danno così ai big una possibilità di rilancio e
“Dal successo delle operazioni di riciclo dei pezzi pregiati può avviarsi un circolo virtuoso. Magari servirà da lezione anche alle grandi. Ricicliamo bene, non è più tempo di sprechi”.