Godin, Skrtel, il muro Manolas-Koulibaly. Come quando gente come Claudio Gentile o Brio, Pasquale Bruno o Montero facevano tremare gli attaccanti un po’ fighetti

In Serie A arrivano i difensori killer, scrive Libero. Uomini “duri, rocciosi, grossi e grintosi” che mettono paura agli attaccanti avversari.
Un attaccante che giochi contro l’Inter, ad esempio, se pure saltasse Brozovic, si troerebbe davanti Barella e poi Godin, “un colosso di 1 metro e 86 con la faccia da cattivo e i tacchetti affilati”. Fine della corsa.
E con l’Atalanta non andrebbe meglio. Il club bergamasco mette a difesa della propria porta Martin Skrtel, “1 metro e 91 e un fisico da bronzo di Riace ricoperto di tatuaggi”.
Contro la Juve c’è da avere a che fare con Chiellini e contro il Napoli ci si trova davanti il muro Koulibaly-Manolas.
Tutte le difese della serie A s sono rinforzate e incattivite. Un ritorno alla tradizione di un tempo,
“quando gente come Claudio Gentile o Brio, Pasquale Bruno o Montero facevano tremare gli attaccanti un po’ fighetti”.
Si torna alle origini:
“Squadra che affronti “killer” che trovi e questo è garanzia di spettacolo, perché spesso un contrasto deciso, una spallata al limite o una scivolata col tempo giusto vale quanto un gol. Anche se molti non lo capiscono”.