Il paraguaiano Moray è il primo detenuto a conquistare un titolo di boxe in carcere
Lo racconta Il Giornale. Era dentro da sei anni per furto aggravato. È stato allestito un ring nel penitenziario. Ha vinto per ko alla prima ripresa. Il ministero gli ha concesso la libertà condizionale

Una bellissima storia quella che oggi racconta Il Giornale.
Richard Moray, 31 anni, condannato per furto aggravato, è detenuto nel carcere di Asuncion, in Paraguay, da sei anni. Ora, però, ha “vinto” la semilibertà, a un anno dalla scadenza della pena. Gliel’ha concessa il ministero per essersi riabilitato grazie allo sport e aver portato a casa la corona welter sudamericana con un incontro disputato in carcere.
Il primo incontro internazionale in carcere
Richard ha commosso tutti, in quel carcere, venerdì sera. In un solo round, in poco più di due minuti, ha steso il suo avversario il brasiliano Carlos Caolho Santos. Non era mai accaduto che un detenuto vincesse un titolo internazionale in carcere. Lo ha fatto di fronte a 150 spettatori, la maggior parte detenuti,
“facce stanche, facce in lotta con la vita, facce poco raccomandabili. La maggior parte del pubblico era arrivata in anticipo per l’incontro. Alcuni erano lì da mesi, molti, la gran parte, attendevano da anni. In fondo che altro avevano da fare?”
Il suo allenatore, Fabio Potrillo Romero, che da quattro anni si batte per dare una seconda possibilità ai detenuti grazie allo sport, ha detto:
“Avevo dei dubbi sul fatto che potesse farcela. E invece mi ha stupito”
La libertà condizionale
Ora Richard ha avuto la libertà condizionale e dovrà insegnare boxe ad altri detenuti. Lui, dal suo canto, dice:
“A tutte le persone che si trovano nella mia stessa situazione, dico che sì, è possibile redimersi. Se ce l’ho fatta io, perché non può farcela un altro?”.
La sua storia ha commosso il mondo. Di lui si è accorta anche Netflix, che si è già accaparrata i diritti della sua storia.
“La Pantera, in fin dei conti, non ha combattuto invano”.
FOTO DA IL GIORNALE