Confederations, l’Italia con molte ombre in Brasile

Ingrigita dallo 0-0 di Praga e umiliata da Haiti (2-2) nell’amichevole di martedì a Rio con due formazioni inventate fra primo e secondo tempo per il 4-3-3 fallito (Cerci e Candreva esterni del tridente, poi Candreva ed El Shaarawy), l’Italia di Prandelli tornerà a un meno audace 4-3-2-1 (per non perdere il controllo del centrocampo) […]

Ingrigita dallo 0-0 di Praga e umiliata da Haiti (2-2) nell’amichevole di martedì a Rio con due formazioni inventate fra primo e secondo tempo per il 4-3-3 fallito (Cerci e Candreva esterni del tridente, poi Candreva ed El Shaarawy), l’Italia di Prandelli tornerà a un meno audace 4-3-2-1 (per non perdere il controllo del centrocampo) domenica contro il Messico nel match di esordio alla Confederations Cup. Balotelli unica punta. Se gli azzurri non debutteranno con una vittoria, avranno vita breve nel torneo brasiliano. Passeranno alle semifinali la prima e la seconda dei due gruppi. Inserita nel gruppo con Brasile (favorito), Messico e Giappone, la squadra italiana se non riprenderà una confortante condizione fisica rischia di rimanere al palo.
Il Messico del Chicharito Hernandez, l’asso che gioca nel Manchester United, sarà avversario tutt’altro che accomodante. E sarà avversario ostico il Giappone (mercoledì 19) allenato da Zaccheroni con l’interista Nagatomo e gli occhi a mandorla che giocano in Germania, prima nazionale già qualificata per il Mondiale 2014. Terza partita col Brasile (sabato 22) che ha escluso dalla “rosa” Ronaldinho e Kakà, ma ha una formazione straricca di talenti con Neymar, il laziale Hernanes, l’attaccante Fred, Thiago Silva, Paulinho, Oscar che gioca nel Chelsea.
L’Italia conta di avere i suoi punti di forza in Buffon, Pirlo e Balotelli, l’asse centrale della squadra. Ma sono incerte le condizioni di El Shaarawy, Marchisio, De Rossi. E, nella difesa a quattro, Chiellini è a disagio a sinistra (farebbe meglio il centrale). Nelle ultime due partite, il migliore è stato Giaccherini che giocherà contro il Messico.
Il secondo gruppo è composto da Spagna (senza lo juventino Llorente e Borja Valero della Fiorentina), Uruguay, Nigeria e Tahiti. Favorite le “furie rosse”. Rivale dichiarato l’Uruguay di Oscar Tabarez con otto giocatori del campionato italiano: Cavani, Caceres (Juve), Gonzalez (Lazio), Pereira e Gargano (Inter), Hernandez e Rios (Palermo), Perez (Bologna). Nella Nigeria gioca il laziale Onazi.

FORMULA – Partecipano alla Confederations Cup le nazionali che hanno vinto i tornei continentali (Uruguay, campione del Sudamerica; Messico, campione del Nord e Centro America; Giappone, campione d’Asia; Tahiti, campione di Oceania; Nigeria, campione d’Africa; Spagna, campione d’Europa; e la squadra del Paese organizzatore (Brasile). La Spagna, invitata come campione del mondo, lascia un posto libero riservato ai campioni d’Europa. Avendo vinto la Spagna anche il campionato europeo, è stata invitata l’Italia finalista europea (battuta dalla Spagna).

ITALIA – Portieri: Buffon, Marchetti, Sirigu. Difensori: Abate, Astori, Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Maggio. Centrocampisti: Aquilani, Candreva, De Rossi, Diamanti, Giaccherini, Marchisio, Montolivo, Pirlo. Attaccanti: Balotelli, Cerci, El Shaarawy, Gilardino, Giovinco.

OTTO EDIZIONI – La nazionale azzurra non è invitata alle prime cinque edizioni della Confederations Cup (1992, 1995, 1997, 1999, 2001) perché non vince alcun titolo in campo internazionale. Nel 2003, la Federcalcio rinuncia a partecipare (invitata come finalista dell’Europeo 2000). Nel 2005, l’Italia non ha titolo per partecipare. Nel 2009 è invitata come campione del mondo 2006: esce al primo turno eliminata dall’Egitto dopo avere battuto gli Usa.

STORIA – Le prime tre edizioni si svolgono in Arabia Saudita ed è la King Fahd Cup, dal nome del re e primo ministro saudita. Nel 1992 partecipano quattro nazionali: vince l’Argentina di Batistuta. Nel 1995, sei squadre: vince la Danimarca di Michael Laudrup.
Nel 1997, le nazionali partecipanti sono otto e da questa edizione l’organizzazione passa alla Fifa. Nasce la Confederations Cup. Sono invitate le nazionali campioni del mondo e continentali. In finale il Brasile travolge l’Australia (6-0) con 4 gol di Ronaldo e 2 di Romario.
Nel 1999 si gioca in Messico e la nazionale di casa batte in finale il Brasile di Ronaldinho. La Fifa stabilisce che si giocherà ogni quattro anni nel paese che l’anno successivo organizzerà il Mondiale.
Nel 2001 si gioca in Corea del sud e nel 2003 in Francia. I francesi si aggiudicano le due edizioni battendo 1-0 in finale il Giappone (2001) e il Camerun (2003). Nel 2005 si gioca in Germania: il Brasile di Kakà, Adriano, Ronaldo e Robinho batte in finale l’Argentina.
L’ultima edizione (2009) si è svolta in Sudafrica col successo finale del Brasile.
Mimmo Carratelli

ALBO D’ORO. LE FINALI.
1992 ARGENTINA
(Argentina-Arabia Saudita 3-1)
1995 DANIMARCA
(Danimarca-Argentina 2-0)
1997 BRASILE
(Brasile-Australia 6-0)
1999 MESSICO
(Messico-Brasile 4-3)
2001 FRANCIA
(Francia-Giappone 1-0)
2003 FRANCIA
(Francia- Camerun 1-0)
2005 BRASILE
(Brasile-Argentina 4-1)
2009 BRASILE
(Brasile-Usa 3-2).

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