Il dio del calcio punisce chi troppo spreca e non la mette dentro

Quel maledetto primo tempo che agita davanti agli occhi degli azzurri l’illusione di una goleada (tre palle-gol fallite e due traverse) e il Bologna che se la ride, un tiro e un gol, raddoppiato nella ripresa quando il Napoli, spremutosi inutilmente nella prima parte della gara, non ha più forze per rimontare.Scandalosa sconfitta, ma il […]

Quel maledetto primo tempo che agita davanti agli occhi degli azzurri l’illusione di una goleada (tre palle-gol fallite e due traverse) e il Bologna che se la ride, un tiro e un gol, raddoppiato nella ripresa quando il Napoli, spremutosi inutilmente nella prima parte della gara, non ha più forze per rimontare.Scandalosa sconfitta, ma il dio del calcio punisce chi troppo spreca e non la mette dentro.

Meritatissima vittoria del Bologna (2-0) che arpiona il vantaggio e lo difende in massa, trovando anche il secondo gol nel pomeriggio favorevole e nel secondo tempo in cui il Napoli è sulle ginocchia, si sente perseguitato dalla malasorte e pian piano si arrende. Non ha più corsa, non ha più energie.

Alla stazione di Bologna, il treno del terzo posto passa e se ne va. Vince l’Udinese (con i gol di due napoletani, Di Natale e Floro Flores), vince la Lazio. Friulani tre punti avanti agli azzurri (gli basterà un pareggio a Catania, ultima giornata, per entrare in Champions), laziali un punto avanti. Il Napoli scala dal terzo al quinto posto. Ben che vada sarà Europa League.

Mazzarri aveva dato l’Udinese favorita nella corsa-Champions. Come si dice a Napoli? Se l’è chiamata. Però aveva anche convocato il popolo azzurro al Dall’Ara per l’ultima impresa. Diecimila napoletani, nel maestoso stadio bolognese, sono ancora lì, gelati da una sconfitta insopportabile.

Primo tempo da disperazione totale. Il Napoli parte col piglio della squadra che vuole fare a pezzi l’avversario. In panchina Lavezzi, Mazzarri conferma il 3-5-2 con Hamsik che parte dalla linea mediana, Pandev in tandem con Cavani, Inler a comandare il gioco. E il Napoli lo comanda alla grande. Gioca alto e chiude nella sua metà campo il Bologna che lascia Di Vaio di punta e Diamanti a mezza strada, poi tutti dietro, difesa a cinque. Ma, come contro il Palermo, la squadra azzurra non trova sbocchi sugli esterni, perché Maggio non è Maggio e perché Zuniga balla inutilmente il suo tip-tap. Bisogna sfondare per linee interne che è sempre più difficile.

La partenza del Napoli sorprende il Bologna. Hamsik comanda impegnando Mudingayi e costringendo Acquafresca ad arretrare per disturbarlo. Pandev contro Perez ha il sacro furore. Cavani si muove. Inler (avanzatissimo, in predominio su Diamanti all’inizio) dirige. Gargano sostiene il gioco, recupera e va. E’ un Napoli da spettacolo.

Pandev allunga per Cavani che, messo giù in area, tocca a Zuniga che libera Hamsik davanti al portiere: Marekiaro tira addosso ad Agliardi (3’). Poiché il Bologna è tutto dietro, avanza imperiosamente Cannavaro. Gioca sulla destra e, nonostante Di Vaio (frastornato dalle feste per la sua ultima partita in rossoblù), si libera per l’attacco. Il Bologna rincula, fa spazio e il terzino azzurro molla una “lecca”, come si dice a Napoli, che va a stamparsi sulla traversa (7’). A questo punto c’è solo da aspettare che la vittoria si concretizzi.

E, però, al primo affondo, il Bologna va in vantaggio. Le streghe. Ecco, ci sono le streghe sul campo. Morleo salta Cannavaro nel cross da sinistra, Acquafresca anticipa Britos per l’allungo a Diamanti, che Inler s’è perso, e Zuniga sta a guardare. Il centrocampista bolognese, libero, bello e con la zazzera al vento al centro dell’area batte imparabilmente De Sanctis (17’, anche un minuto maledetto).

Non c’è da abbattersi. Il Napoli visto sinora può recuperare, ma in difesa andiamo male, squadra troppo sbilanciata. Sì che può recuperare il Napoli, ma è un pomeriggio contrario. Sulla punizione di Pandev (23’), la deviazione di testa di Cherubin finisce sulla traversa (forse c’è anche la mano di Agliardi a salvare). Né gol, né autogol. Che cos’altro deve fare il Napoli per vincere questa stramaledetta partita? L’ultima freccia al suo arco sibila fuori bersaglio. Sul lancio di Cannavaro, Cavani sorprende Britos (che invoca un fuorigioco inesistente) e supera con un pallonetto delizioso l‘uscita di Agliardi (28’). Delizioso, un corno! Il pallone tocca la parte superiore della traversa e si perde sul fondo.

Si perde anche il Napoli dopo quattro occasioni gettate al vento. Ma, attenzione, c’è ancora un sussulto. Pandev smarca Cavani, il Matador è proprio solo anche stavolta, anticipa il tiro e la palla esce a lato (36’).

Dopo tanto dispendio di energie e di gol, la ripresa vede un Napoli stanco e non più in grado di colpire. I cross sono fuori misura, gli errori si ripetono (le gambe non rispondono più). Nel secondo tempo, il Napoli non fa più un tiro in porta. Entra Lavezzi (54’ fuori Maggio), ma il Pocho non dà la scossa necessaria. Gioca lontano dall’area bolognese, sbaglia la prima palla, fa ghirigori inutili, non incide, molla un gran tiro di sinistro, alto. E’ tutto. Il Bologna rafforza la difesa (58’ dentro un terzino, Rubin, per l’attaccante Acquafresca che si è molto sacrificato in copertura). Entra Dossena per Britos (62’), Zuniga scivola a destra. Ma ora è tutto un Napoli confuso. Arriva la mazzata del raddoppio con Di Vaio che scavalca Cannavaro con un pallonetto e Rubin che si inserisce in area indisturbato: un giochino battere De Sanctis (64’). Ma questo Rubin chi doveva tenerlo? Gioca una mezz’ora da protagonista, il gol e un paio di assist.

La partita del Napoli, che era già moribonda nella ripresa, muore definitivamente. Cannavaro deve salvare alla disperata su Di Vaio (73’ contropiede). Di Vaio butta fuori una ghiotta palla-gol servitagli da Rubin (74’). Hamsik e Pandev sono stanchissimi, Lavezzi fa una partita per suo conto. Il Napoli non ci crede più e il Bologna è una roccaforte (6-3-1). Sostituisce l’esausto Diamanti, imprendibile per gli azzurri, con Belfodil (80’). Conclude cercando il gol del saluto a Di Vaio, ma il cannoniere rossoblù manca due occasioni (83’ e 85’). Il Napoli incarta la sconfitta e anche le ammonizioni a Cavani e Aronica. Diffidati, salteranno l’ultima al San Paolo contro il Siena, domenica sera. De Sanctis evita il terzo gol (87’ tiro di Rubin, un difensore sbucato a fare l’attaccante contro il Napoli in scioglimento totale).

Finale con rissa dopo un fallo di Zuniga su Belfodil. Spintoni, mucchio selvaggio. Rosso diretto per Dzemaili e Morleo. Quindi anche Dzemaili salterà il Siena. Ma che ne parliamo a fare? Campionato (terzo posto) finito. San Gennaro ha fatto il miracolo, il Napoli no.

Mimmo Carratelli
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Cannavaro, Aronica, Britos (62’ Dossena); Maggio (54’ Lavezzi), Gargano, Inler (67’ Dzemaili 89’ espulso), Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani.

BOLOGNA (3-4-1-2): Agliardi; Antonsson, Loria, Cherubin; Garics, Perez (38’ Taider), Mudingayi, Morleo; Diamanti (80’ Belfodil); Acquafresca (58’ Rubin), Di Vaio.

ARBITRO: Bergonzi (Genova).

RETI: 17’ Diamanti, 64’ Rubin.

SERIE A – 37^ GIORNATA.

Lecce-Fiorentina 0-1, Roma-Catania 2-2, Siena-Parma 0-2, Atalanta-Lazio 0-2, Bologna-Napoli 2-0, Novara-Cesena 3-0, Palermo-Chievo 4-4, Udinese-Genoa 2-0, Cagliari-Juventus (20,45), Inter-Milan (20,45).

CLASSIFICA: Juventus 78; Milan 77; Udinese 61; Lazio 59; Napoli 58; Inter 55; Roma e Parma 53; Bologna 51; Catania 48; Atalanta e Chievo 46; Fiorentina 45; Siena 44; Palermo 43; Cagliari 42; Genoa 39; Lecce 36; Novara 32; Cesena 22.

Inter, Milan, Cagliari, Juventus una partita in meno.

PROSSIMO TURNO. ULTIMA GIORNATA.

Domenica 13 (20,45): Catania-Udinese, Cesena-Roma, Chievo-Lecce, Fiorentina-Cagliari, Genoa-Palermo, Juventus-Atalanta, Lazio-Inter, Milan-Novara, Napoli-Siena, Parma-Bologna.

Correlate

Il saluto di Carratelli alla famiglia napolista

di - Caro Max e napolisti tutti. Per prima cosa vi ringrazio dell’affetto con cui avete sempre seguito la mia collaborazione a questo magnifico sito e dei messaggi per la mia “fuga” a “Il Mattino” dove ho lavorato dal 1987 al 1995 come capo della redazione sportiva. Ci torno col solo dispiacere di non poter più collaborare […]

Mimmo Carratelli

Carratelli lascia il Napolista e torna a casa (Il Mattino). A lui un infinito grazie e un grandissimo in bocca al lupo

di - Caro Max, Il Mattino mi ha catturato a sorpresa puntando sulla mia vanità. Purtroppo, la mia collaborazione esclusivamente o quasi sportiva, non mi consente di proseguire col Napolista: vi ho lavorato con affetto. Il direttore Barbano non consente altre collaborazioni, quindi non potrò fare più partite del Napoli e pagelle e altro. Me ne dispiace […]

A Nizza il Napoli di Sarri si è intravisto nella prima mezz’ora

di - In un precampionato di molte sconfitte delle squadre italiane contro i club stranieri più avanti nella preparazione, all’Allianz Riviera nello scenario della Costa Azzurra il Napoli di Sarri, dopo le scampagnate di gol contro le formazioni trentine e il Cittadella (18 reti, sei di Lorenzo Insigne, cinque di Mertens), cede al Nizza (2-3), squadra francese […]

Con Sarri terza rifondazione del Napoli. Inter regina del calciomercato

di - Pim-pum-pam dell’Inter, regina del calciomercato con i botti indonesiani di Eric Tohir. Quattro arrivi e due in dirittura d’arrivo (Perisic e Jovetic). Juventus guardinga, il motore perde tre pistoni (Pirlo, Tevez, Vidal), caccia a un “numero dieci” per scatenare in gol Mandzukic, Morata e Dybala. Il Milan sogna Ibrahimovic per iscriversi al club dello scudetto. […]

Caressa Napoli

Ciao Fabiooooo, Fabio Caressaaaaa: l’urlo di Sky, tv bianconera che trasmette a colori, sul Napoli favorito per lo scudetto

di - Siamo al delirio. Sky sta facendo di tutto per farsi perdonare la perdita della Champions. Propone martellando ogni giorno il ventaglio delle sue proposte, la serie B per tutti tanto per dimenticare la Champions (!), i campionati europei (c’erano già) e bla-bla-bla con una fregatura mondiale per gli abbonati che hanno sottoscritto l’abbonamento con la […]

Caro compagno Zdanov, hai preso una fissa. Ma con Sarri non avremo più il museo delle cere di Panzo Villa

di - Puntuale come le zanzare in estate, ecco il nuovo, ennesimo e decimo dispaccio moscovita del compagno Andrej Alexandrovic Zdanov, il piffero tragico, il sergente a sonagli della Lubjanca, la lingua di Menelicche e Madre Tiresia di Calcutta con le subdole premonizioni sul nuovo corso del Napoli. Mentre il mondo dell’informazione di regime è cambiato, dalle […]

La bolscevizzazione del Napolista, Carratelli si ribella a Zdanov

di - Nella deplorevole indifferenza dell’ONU (Organizzazione Napoli Unito) avanza la bolscevizzazione di questo sito diretto dal vetero-comunista Marx Gallo con l’invasione cingolata del compagno Andrej Aleksandrovic Zdanov, bolscevico ucraino a 19 anni e punito per questo a 52 con una morte misteriosa a Mosca. Questo bolscevico morto rivive tra noi con la pressione immarcescibile del Kgb […]