Roma e Lazio hanno due attacchi ridicoli, una media da squadre di bassa Serie A
Messaggero: due squadre asimmetriche, perché sono quelle che hanno subito meno gol in campionato e hanno una difesa da Champions.

As Roma 31/07/2025 - amichevole / Roma-Cannes / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Evan Ferguson
Roma e Lazio sono le due squadre di Serie A che subiscono meno reti, ma che segnano davvero poco, in media un gol a partita. A entrambe servirebbe una cura in attacco.
Roma e Lazio: difese da Champions, ma attacchi da media-bassa classifica
Scrive Il Messaggero:
Le squadre più asimmetriche della Serie A. La Roma di Gasperini ha un portiere da scudetto, un’organizzazione difensiva da zona Champions (solo 10 gol presi), un centrocampo dai piedi spigolosi e un attacco ai limiti del ridicolo: è un piumino di cipria con i muscoli svuotati di Dybala e Pellegrini, è un cingolato marmoreo con Ferguson e Dovbyk. La Lazio, ottava, ha la miglior difesa del campionato (seconda dopo la Roma, 11 gol incassati) e il maggior numero di partite con la porta intonsa. Ma gioca troppo orizzontale, entra in area di rado, non ha variazioni di centrocampisti-operai e nemmeno lei segna: appena 17 reti, come i giallorossi.
Entrambe hanno il decimo attacco del campionato, la media gol di chi lotta per non retrocedere. Entrambe, per ambire al salto di qualità, hanno bisogno di acquisti dalla cintola in su: tre o quattro ciascuna e gente di gamba e tecnica, altrimenti addio ambizioni.
Damascelli: occhio, Gasperini, col popolo romanista
“In verità la vera fibrillazione riguarda la Roma, non tanto perché affronterà il Genoa ma perché sei sconfitte sono un dato che avrebbe provocato fermenti e critiche ad altri sodali predecessori di Gasperini che gode ancora della fiducia di un ambiente affamato. Però le scelte testarde e prevenute dell’allenatore «Tra Dybala e Ferguson: Dybala tutta la vita. Ferguson non mi convince non si è calato nella realtà e con lui altri nuovi arrivi», sono parole forti e primi segnali di fumo grigio del tecnico di Grugliasco. Ma non possono giustificare il fatto che la Roma non ha vinto nemmeno uno degli scontri diretti e, al di là del caso-Ferguson, la squadra non va in gol e non tira in porta, se non al termine di episodi di football. Se poi Gasperini ritiene che Paulo Dybala sia ancora un valore imprescindibile allora meglio non insistere, il popolo giallorosso ha la pazienza con data di scadenza, già abituato a promesse non mantenute.”











