Il giudice: “L’Inter in un rapporto di sudditanza con gli ultras, la Curva del Milan guadagnava 100mila euro l’anno coi biglietti”

Le motivazioni della sentenza: “La Curva Nord interista era un mero contesto materiale di copertura per i business illegali. La Sud milanista ha motivato azioni di violenza assicurando guadagni illeciti”.

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As Roma 20/10/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Inter / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: tifosi Inter

La gup di Milano Rossana Mongiardo, nelle 300 pagine di motivazioni della sentenza ultras che ha visto coinvolti Inter e Milan, ha riportato che le indagini svolte hanno evidenziato che la società nerazzurra era in una situazione di sudditanza nei confronti degli esponenti della Curva Nord, finendo per agevolarli.

Le motivazioni della sentenza ultras riguardanti Inter e Milan

Sportmediaset ha riportato quanto si legge nella motivazione:

La Curva Nord interista era un mero contesto materiale di copertura sempre per i business illegali e con un rapporto di protezione di matrice mafiosa, che aveva “l’avallo” del clan della ‘ndrangheta dei Bellocco. La volontà di non spartire con nessuno la gestione e gli introiti della Curva Sud milanista ha motivato le azioni di intimidazione e di violenza assicurando guadagni illeciti, come con la rivendita dei biglietti, superiori a 100mila euro all’anno”.

Dieci anni a testa le pene per l’interista Andrea Beretta (ora collaboratore di giustizia) e il milanista Luca Lucci.

L’interista Beretta aveva commissionato l’uccisione di Boiocchi per 50mila euro

La procuratrice aggiunta di Milano Alessandra Dolci, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato:

«La scelta collaborativa di Andrea Beretta è stata uno dei passaggi decisivi per la risoluzione dell’omicidio di Boiocchi. Beretta ha affermato di essere il mandante dell’omicidio, ha riferito il movente di ordine economico e ha detto di aver commissionato l’omicidio per 50mila euro suddivisi tra i vari soggetti coinvolti per eliminare quello che era stato fino a quel momento il leader della curva Nord dell’Inter, per prendere il suo posto e dividere i profitti».

La collaborazione di Beretta era cominciata con le seguenti dichiarazioni:

«Per quanto riguarda l’omicidio Boiocchi, non c’entra niente Antonio Bellocco e la famiglia Bellocco, siamo stati noi a organizzare tutto. Praticamente quando è uscito Vittorio dalla carcerazione».

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