Ferrieri Caputo miglior arbitro donna al mondo. Ai fischietti napoletani disse: “L’errore esiste, rassegniamoci”
"bisogna lavorare per ridurre il margine, non perdere mai lucidità, imparare per far meglio, fare una analisi costruttiva e non identificarsi con questo"

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro" (aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
“L’errore? Prima o poi si verifica, mettiamoci l’anima in pace, bisogna lavorare per ridurre il margine, non perdere mai lucidità, imparare per far meglio, fare una analisi costruttiva e non identificarsi con questo“. Parola di Maria Sole Ferrieri Caputi, il miglior arbitro donna al mondo come decretato dall‘Aia
Meglio anche di quella Stephanie Frappart che ha ottenuto il riconoscimento per cinque volte tra il 2019 ed il 2023. L’arbitro della Sezione di Livorno, prima donna a dirigere una partita della Serie A italiana, ha preceduto di 4 punti proprio la direttrice di gara transalpina. A nominarla l’International Federation of Football History & Statistics (Iffhs).
In Primavera Maria Sole Ferrieri Caputo ospite a Napoli
Maria Sole Ferrieri Caputo fu ospite della sezione di Napoli dell’Aia nella primavera scorsa. Erano i giorni in cui un giovane arbitro fu colpito da un genitore in provincia di Salerno, 7 giorni di prognosi ed un pensiero: “Servono sanzioni più severe e aumentare la collaborazione per evitare che accadano”.
In occasione dell’incontro con i giovani arbitri napoletani raccontò i suoi esordi. Gli altri avevano le piste degli stadi dove allenarsi? Lei sceglieva i pali della luce sul lungomare di Livorno per i riferimenti sulle ripetute. A sette anni il papà la portò a vedere il Livorno in serie C. Le curve, i cori fecero innamorare una ragazzina del calcio. La colpì un volantino sul motorino “Vuoi fare l’arbitro?“. Gli insulti che fanno male sono quelli che arrivano dai dirigenti delle squadre che arbitri. “Ma è in quel momento che capisci che tu non c’entri nulla con quella roba lì. Tu sei altro”. “Il mondo arbitrale corre, dobbiamo essere preparati e non avremo problemi né sul piano regolamentare, né sul piano fisico. Il resto sono alibi“. Donne arbitro? “C’è bisogno di ragazze brave e di passione a prescindere se siano uomini o donne”.
“Una grande soddisfazione per tutto il movimento arbitrale italiano – ha detto il Presidente dell’Aia Antonio Zappi – Con Maria Sole Ferrieri Caputi viene premiata la professionalità e la qualità di una donna di talento che nel nostro Paese da diversi anni ha già scritto una pagina storica dell’Aia e della parità di genere arbitrale. Unitamente ad i complimenti a Maria Sole mi piace peraltro sottolineare anche il settimo posto di Silvia Gasperotti, nell’auspicio che questi risultati possano trasformarsi in modelli positivi per incoraggiare altre ragazze di valore in un medesimo percorso e per scalare i gradini del successo con la stessa determinazione e professionalità”.











