Conte in panchina continua a trovare soluzioni, laddove Mourinho ha perso il tocco (Gazzetta)
Le tendenze degli ultimi anni dicono però che Mourinho è in fase discendente e che Conte si mantiene ad alti livelli, anche se non ha mai vinto un trofeo internazionale

Chelsea's Italian head coach Antonio Conte (L) speaks to Manchester United's Portuguese manager Jose Mourinho before the English FA Cup final football match between Chelsea and Manchester United at Wembley stadium in London on May 19, 2018. (Photo by Ian KINGTON / AFP) / NOT FOR MARKETING OR ADVERTISING USE / RESTRICTED TO EDITORIAL USE
La Gazzetta dello Sport dedica un focus alla sfida di questa sera tra il Napoli e il Benfica che sarà anche tanto una sfida tra i due allenatori: Conte e Mourinho. I due hanno un passato burrascoso tra di loro fatto di parole, ma quello che conterà stasera sarà solo la loro abilità nel mettere in campo la migliore squadra possibile e vincere.
“Se si guarda al palmares, non c’è gara, stravince Mourinho. Conte da allenatore non ha mai vinto un trofeo internazionale, Mou ha in bacheca due Champions (Porto e Inter), due Coppe Uefa (Porto e Manchester United) e una Conference (Roma). Non è una diversità di poco conto, anzi. Le tendenze degli ultimi anni dicono però che Mourinho è in fase discendente e che Conte si mantiene ad alti livelli. Tutti e due si lamentano di questo e quell’altro, del mercato, degli arbitri, della critica cinica e incontentabile. Mou per gli arbitri ha sviluppato quasi un’ossessione. Conte in panchina continua a trovare soluzioni, laddove Mourinho ha perso il tocco.
Conte è fresco di scudetto con il Napoli, Mourinho è fermo alla Conference conquistata con la Roma nel 2020. I sei anni d’età di differenza spiegano e non spiegano, fra sei anni vedremo dove sarà Conte. La realtà dice che Mourinho arriva a questa partita da sfavorito, a Conte tocca l’onere del pronostico”.










