Allegri: «Non sono soddisfatto, abbiamo bisogno di fare gol. Di centravanti vero ho avuto solo Higuain»

In conferenza: «Il calcio l'ha inventato il diavolo: sabato è stato tolto un angolo alla Lazio, giovedì siamo stati eliminati per un angolo loro che non c'era».

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Db Milano 19/10/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra i rossoneri e il Torino.

La conferenza di Allegri

Il Milan è pronto?

«Bisogna essere pronti a fare una partita solida. Ci sono dei numeri che cercheremo di invertire: il Milan negli ultimi 12 anni ha fatto sei pareggi e ha perso tutte le altre volte, compresi tutti gli ultimi tre anni, tranne nell’anno del Covid. Affronteremo una squadra con valori tecnici importanti, molto fisici. Giocare in casa loro è difficile perché vengono da una serie di risultati negativi. Bisogna fare una partita molto concreta. Da oggi fino a fine gennaio la classifica verrà delineata e bisognerà essere bravi a rimanere nelle prime quattro posizioni».

Bollettino medico:

Allegri: «Gimenez speriamo di averlo il più presto possibile, perché è importante e ne abbiamo bisogno numericamente e anche tecnicamente. Pulisic ha avuto la febbre stanotte, vedremo se starà a disposizione domani o meno; non lo porteremo con noi sennò ci impesta tutti. Athekame sta completando il recupero, Fofana speriamo di averlo per il Sassuolo. C’è una settimana molto importante.»

C’è una dominatrice?

«Non lo so, dipende dai filotti che una squadra riesce a fare. Inter e Napoli sono quelle più attrezzate per lo scudetto, ma ci sono tante squadre in pochi punti ed è una anomalia. Però ad un certo punto la classifica si allungherà e noi dobbiamo rimanere lì.»

Fabregas preferisce perdere 4-0 piuttosto che mettersi dietro a difendere…

«Non l’ho sentito e non sta a me giudicare ciò che ha detto ieri. Dico solo che è importante pensare ai nostri risultati. A Roma non abbiamo avuto la cattiveria per portare a casa il risultato. Dobbiamo avere opportunità di miglioramento su questo.»

Mancano i gol dei centrocampisti?

«Eravamo partiti bene con Loftus-Cheek a Lecce, poi ci siamo fermati. Sicuramente li faranno, arriveranno. Bisogna migliorare sulle palle inattive. Poi abbiamo rischiato molto sui calci piazzati contro, bisogna migliorare. La cosa più importante è giocare partite da squadra. Secondo me a Roma la squadra ha giocato tra le migliori partite in fase difensiva. I gol di Rabiot arriveranno, Loftus-Cheek deve essere più convinto delle sue qualità.»

A che punto è il suo Milan?

Allegri: «Non sono assolutamente soddisfatto in pieno, ma tutti non dobbiamo esserlo. Perché quando si viene a Milanello si viene per migliorare: le cose giuste rimangono, su quelle sbagliate bisogna lavorare. Dobbiamo avere la convinzione di migliorare. Ognuno di noi deve lavorare per ottenere il massimo, niente è impossibile e tutto è possibile: bisogna fare il massimo per ottenere il possibile. Lavorare vuol dire arrivare al massimo delle tue potenzialità. Ma per farlo bisogna essere convinti. Se non c’è la convinzione fai il massimo ma non il tuo massimo. Come ho detto tante volte, ripeto, non esiste il mantenimento: esiste il miglioramento o il peggioramento. È un momento importante della stagione, bisogna risparmiare le energie mentali: quando andiamo in campo le partite passano dai piedi e dalla testa. Il nostro volere è fondamentale: il nostro volere qual è? Che l’anno prossimo, con le buone o con le cattive, il Milan deve rientrare in Champions».

Chi sostituisce Fofana?

«Sono contento per Jashari che ha fatto un buon rientro. Era la prima volta che giocava da mediano a tre, lui giocava a due o come mezzala di posizione. Ricci è un giocatore intelligente e affidabile, qualità molto importante per un allenatore. Loftus-Cheek si deve convincere di più delle qualità che ha: ha uno strapotere fisico importante e deve far gol.»

Nkunku?

«Lasciamo perdere l’investimento… Ha qualità tecniche straordinarie, è arrivato dopo. Contro la Lazio in casa ha fatto una buona partita, soprattutto nei momenti decisivi. Anche lui si deve convincere che deve essere determinante, perché le qualità tecniche le ha, però noi abbiamo bisogno di giocatori e ragazzi che siano convinti di quello che fanno. Sono convinto che possa far bene. E magari domani possa far gol».

Cosa ha Gimenez?

«Santiago sta lavorando. Speriamo di riaggregarlo con la squadra in settimana, la caviglia è a posto. Abbiamo bisogno anche di lui. Non ha segnato molto, anche se ci è andato vicino. Non ha disimparato a fare gol.»

È un tuo derby domani?

Allegri: «Non contano i miei numeri. I numeri positivi erano quando allenavo la Juventus, non è assolutamente un derby per me. È una partita difficile per tutti, non per me. È una partita dal risultato importantissimo: una volta che avremo chiaro quello sarà più facile».

Questa rosa ha la punta ideale per il suo gioco?

«Ne abbiamo parlato tante volte. Di centravanti veri tra Juventus e Milan, ma anche a Cagliari, ne ho avuto solo uno che era Higuain. Mandzukic svariava, giocava anche ala sinistra. Ibrahimovic, Robinho, Cassano e Pato… Ibra era molto più bravo a mandare gli altri, il centravanti l’ha fatto in vecchiaia. È una questione di caratteristiche, io devo cercare di metterli nelle migliori condizioni. L’importante comunque è fare gol, in questo momento qui i 4 attaccanti che abbiamo, due hanno fatto 10 gol, abbiamo bisogno dei gol di Nkunku, di Gimenez, dei centrocampisti e dei difensori. Alla fine del campionato per essere lì bisogna fare un tot di gol e subirne meno. Non ho mai visto una squadra vincere o arrivare nelle prime posizioni con una differenza reti minima, e quella è matematica.»

È soddisfatto dell’inserimento dei nuovi?

«Siamo partiti che eravamo un gruppo e siamo diventati una squadra. Ci sono giocatori che con meno minutaggio magari fanno un po’ fatica, ma l’importante è che quando entrano a livello mentale siano dentro la partita. A Roma siamo stati un po’ frettolosi a fine partita, dovevamo gestire meglio la palla e giocare meglio. Non bisogna pensare a quello che è stato ma a quello che sarà, che è la partita col Torino.»

Tante polemiche con la Lazio e poi un gol loro su un angolo inesistente…

«Ho sorriso dopo la partita, perché sabato nella decisione del rigore è stato tolto alla Lazio un angolo che era angolo, giovedì siamo stati eliminati per un angolo che non era angolo. Il calcio l’ha inventato un diavolo, ci sono certe combinazioni… Ma ci abbiamo riso sopra».

Ha chiesto un attaccante?

«Di mercato non ho bisogno di parlarne, manca ancora un mese.»

Le ambizioni Scudetto si misureranno da qui a fine girone d’andata?

«Non è una questione di 5 partite, perché poi ne mancano ancora 19. Ce ne vogliono 74-76 per entrare in Champions, poi non so quanti ce ne vorranno per lo Scudetto. Noi pensiamo un passettino alla volta, sapendo che l’ambizione deve essere massima, ma l’obiettivo bisogna averlo chiaro e che è giocare la Champions. E non è facile raggiungerla».

È una strategia lo spingere di più nella ripresa? 

Allegri:«Mi piacerebbe dominare le partite 95 minuti, ma è impossibile perché c’è l’avversario. E allora si deve difendere, da squadra.»

Temi che magari anche gli altri allenatori possano capire come fermare il Milan?

«Possiamo anche un po’ cambiare come caratteristiche dei giocatori. È normale che quando troviamo squadre come la Lazio, in partite bloccate, devi far gol in una delle tre occasioni che abbiamo avuto».

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