A Hillsborough morirono 97 persone e dopo 36 anni nessuno pagherà più (Guardian)
La pubblicazione del rapporto finale dell’Ufficio indipendente per la condotta della polizia sulla tragedia del 1989 chiude un'era. Accertate le responsabilità, non ci sarà mai alcun procedimento

Nottingham Forest fans display a banner to mark the 34th anniversary of the Hillsborough Disaster during the English Premier League football match between Liverpool and Nottingham Forest at Anfield in Liverpool, north west England on April 22, 2023. (Photo by Paul ELLIS / AFP) /
Trentasei anni, 97 morti, nessun colpevole. La pubblicazione del rapporto finale dell’Ufficio indipendente per la condotta della polizia (IOPC) sull’insieme delle indagini legate al disastro di Hillsborough chiude una storia infinita dolorosissima. Il documento, frutto di un lavoro durato oltre un decennio, riconosce che 12 ex agenti avrebbero dovuto rispondere di gravi illeciti, tra cui l’allora capo della polizia del South Yorkshire, Peter Wright. Ma i 36 anni trascorsi dalla tragedia del 1989 rendono ormai impossibile qualsiasi procedimento disciplinare: gli agenti sono tutti in pensione o, come Wright, deceduti. Il rapporto chiude un ciclo di indagini, inchieste e battaglie legali che hanno stabilito con chiarezza la verità: 97 persone furono uccise. Nessuno, però, è stato ritenuto responsabile.
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Alcuni familiari hanno accolto il documento come un passo necessario verso la chiusura, racconta il Guardian. Molti dei genitori che avevano accusato la polizia negli anni successivi alla tragedia sono morti senza conoscere le conclusioni finali. Tra i più attivi nelle campagne per la verità c’è Steve Kelly, che ha perso il fratello Mike e oggi, a 72 anni, guarda all’introduzione della “legge Hillsborough” – il nuovo dovere di sincerità imposto a polizia e funzionari pubblici – come a un possibile deterrente contro omissioni e insabbiamenti futuri.
Il rapporto attribuisce a Wright un ruolo centrale nel tentativo di deviare le responsabilità del disastro sui tifosi del Liverpool, alimentando una narrazione di caos e ubriachezza rivelatasi infondata. Le famiglie contestano invece la conclusione secondo cui nessun altro dirigente avrebbe dovuto rispondere di quel tentativo di depistaggio.
Già nel 1989 Lord Justice Taylor aveva individuato nella cattiva gestione della polizia la causa principale della tragedia, criticando l’evidente strategia difensiva degli agenti. Le sue conclusioni rimasero però isolate, e furono seguite da decenni di errori giudiziari.
Le indagini condotte dalla polizia delle West Midlands – incaricata di esaminare l’operato dei colleghi del South Yorkshire – sono descritte dall’IOPC come “limitate”, “selettive” e sbilanciate a favore delle tesi accusatorie contro i tifosi. Nonostante questo, nel 2018 la procura stabilì che non vi fossero prove sufficienti per imputare gli ufficiali responsabili delle verifiche iniziali.
La storia del lungo cammino verso la revisione del primo verdetto – morte accidentale – passa poi per il lavoro decisivo dell’Hillsborough Independent Panel. Il rapporto redatto nel 2012, basato sull’analisi completa dei documenti del disastro, portò all’annullamento dell’inchiesta originaria e alla riapertura del caso. Le nuove indagini, insieme al lavoro di Operation Resolve, sostennero il processo che si concluse nel 2016 con il verdetto di omicidio colposo per le 96 vittime (poi diventate 97).
Nonostante ciò, i successivi procedimenti penali si sono arenati: le accuse contro quasi tutti gli imputati sono state ritirate o respinte, mentre David Duckenfield, il responsabile operativo del giorno della tragedia, è stato assolto nel 2019.











