Auger-Aliassime scuote il circuito e i colleghi: «Siamo dei privilegiati. Se non vi divertite, restate a casa»
«Ogni giorno mi sveglio e mi godo la giornata. L'ansia per affrontare Alcaraz o Sinner? Mica vado in guerra»

Felix Auger-Aliassime sta vivendo una delle fasi più brillanti della sua carriera, ma non per questo rinuncia a lanciare messaggi diretti ai colleghi. In piena corsa alle Atp Finals, dove ha raggiunto per la prima volta le semifinali, il canadese ha parlato con franchezza del tema più discusso del momento: la motivazione in una stagione interminabile. Nelle ultime settimane molti giocatori hanno denunciato stanchezza, calo mentale, difficoltà nel rimanere competitivi fino all’ultimo torneo dell’anno. Auger-Aliassime, invece, non sembra avere dubbi sul suo approccio. Express ne rilancia le dichiarazioni
Siamo dei privilegiati, fortunati e benedetti
“Non so come i ragazzi non si divertano, a dire il vero. Credo che abbiano perso completamente la prospettiva. Capisco che ci si possa stancare. Anch’io sono stanco. Faccio viaggi e vado a vedere diverse situazioni in giro per il mondo. Voglio dire, siamo semplicemente fortunati e benedetti.” “Secondo la mia modesta opinione, ogni giorno mi sveglio e mi godo la giornata. Mi godo il fatto di essere qui. Anche se perdo le partite, va bene, sono incazzato per un giorno.”
E poi la frase che ha fatto il giro del circuito:
“Non lo so. Se vuoi giocare meno tornei, resta a casa. Nessuno ti obbliga a essere qui.”
Un invito diretto a ritrovare entusiasmo e senso delle proporzioni. Dalla sua, il canadese ha risultati che parlano: semifinale agli US Open, finale al Masters di Parigi, ora il penultimo atto alle Finals dopo le vittorie su Ben Shelton e Alexander Zverev. Il suo atteggiamento, racconta, nasce anche dal modo in cui vive l’ansia delle grandi sfide. Quando gli hanno chiesto se prova paura prima di affrontare fenomeni come Alcaraz o Sinner, la risposta è stata disarmante: “Non ci sono mai stato perché, insomma, non andremo in guerra, capisci? Vediamo le cose in prospettiva. […] È una battaglia, una battaglia di tennis. Sono molto concentrato, molto motivato.”










