Il Marocco è campione del mondo Under 20 con i ragazzi dalla doppia cittadinanza (Equipe)
Rivoluzione nel calcio, vince l'Africa. Battuta l'Argentina in finale. «Abbiamo un modello ibrido e intelligente». Tra i gioiellini anche Naïm Biyar che gioca nel Foggia.

Morocco players celebrate their victory in the penalty shootout during the 2025 FIFA U-20 World Cup semi-final football match between Morocco and France at the Elias Figueroa Stadium in Valparaiso, Chile on October 15, 2025. (Photo by Javier TORRES / AFP)
È una vittoria incredibile, la prima della sua storia e contro tutti i pronostici. Il Marocco è campione mondiale Under 20. Battuta una delle favorite: l’Argentina, per 2-0. Un Paese africano non vinceva la rassegna iridata U20 dal 2009, quando a trionfare fu il Ghana. Merito della doppietta di un super Zabiri (punizione, e tiro al volo) e del giocatore simbolo della manifestazione, l’esterno Maamar. In porta un Gomis strepitoso. Battuta prima la Francia, poi l’Argentina. Ma come nasce la stella Marocco? Lo analizza l’Équipe.
Lo scouting con i giocatori dalla doppia cittadinanza
«È un piano partito dalla Federazione nel 2021, che unisce la formazione locale e l’individuazione dei giocatori con doppia cittadinanza. Vincitore della Coppa d’Africa Under 23 nel 2023, medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 2024, finalista della Coppa d’Africa Under 20 e ora vincitore della Coppa del Mondo Under 20 nel 2025. Da diversi anni il Marocco dimostra il suo valore in tutte le categorie giovanili. Dopo aver battuto la Francia in semifinale (1-1, 5-4 ai rigori) e poi l’Argentina in finale (2-0) durante il torneo in Cile, i Lions stanno facendo rapidi progressi.
«Dal 2021, ci siamo impegnati in una dinamica di rendimento guidata da una chiara visione strategica, guidata dal presidente Fouzi Lekjaa», spiega il direttore tecnico nazionale Jamal Fathi. «Abbiamo un modello ibrido e intelligente: alcuni giocatori provengono dalle formazioni locali, attraverso le accademie nazionali e i centri di formazione dei club, mentre altri sono stati individuati in Europa, grazie a un’unità dedicata che segue i giovani talenti binazionali, con sei osservatori».
La Nazionale del Marocco semifinalista in Qatar
I giocatori della diaspora ora sognano la nazionale maggiore, che è stata semifinalista all’ultimo Mondiale in Qatar. «La Federazione lavora con liste di giocatori con doppia nazionalità. E tutti questi giocatori sono oggetto di segnalazioni da parte dei nostri osservatori», ha spiegato l’allenatore dell’Under 20 Mohamed Ouabhi lo scorso marzo a Rtbf. «E quando la segnalazione è positiva, c’è un primo contatto per scoprire se il giocatore ha già fatto una scelta. Non c’è niente di forzato. Non offriamo nulla. Niente soldi, niente. Quello che faccio, tuttavia, quando è responsabilità della mia squadra, è andare lì per parlare con i genitori e proporre un progetto sportivo a breve, medio e lungo termine».
Yanis Benchaouch (Monaco, nato a Périgueux), Naïm Biyar (Foggia, nato a Reims), Othmane Maamma (Watford, nato ad Alès), Ibrahim Gomis (OM, nato a Perpignan) e Gessime Yassine (Dunkerque, nato a Salon-de-Provence) sono tra i giocatori con doppia cittadinanza che rappresentano quasi la metà (9 su 21) della selezione attuale. Ma la forza di quest’ultima si basa anche sul talento locale.
«La Federazione ha anche avviato un processo nel Paese, con la creazione di un fondo di formazione attraverso una partnership con operatori privati e la creazione di accademie regionali», spiega Youssef Moutmaïne, responsabile dello sport del quotidiano marocchino Le Matin, che paragona questo modello a Clairefontaine e ai Pôles Espoirs in Francia. «Questi ultimi stanno prendendo il posto dei centri di formazione dei club, meno efficienti. Sono in contatto diretto con l’accademia nazionale Mohammed VI. Quest’ultima, fondata nel 2009, è una delle migliori al mondo: “Questo modello ci permette di riunire i migliori profili, formati localmente o all’estero, attorno a un ambizioso progetto nazionale”».
La prossima tappa sarà la Coppa del Mondo Under 17 del prossimo mese in Qatar.