Klopp: «Non allenerò mai più. Mi ero preso solo una pausa, ma mi è piaciuta troppo»
L'intervista a The Athletic: "Guardiola ha migliorato il suo handicap a golf mentre allena. Io non ho mai avuto un fottuto minuto di tempo per giocare a golf. Ecco perché lui è un genio e io no"

Liverpool's German manager Jurgen Klopp addresses a press conference on March 6, 2024 in Prague on the eve of the UEFA Europa League football match between Liverpool and AC Sparta Prague. (Photo by Michal Cizek / AFP)
A Jurgen Klopp non manca “nulla” della sua precedente vita da allenatore. Manco guarda più le partite. Nemmeno il suo amato Liverpool: “Non so quando iniziano le partite. Vado semplicemente fuori. Faccio sport. Ci godiamo la vita, passiamo del tempo con i nipoti, cose del tutto normali, sapendo che non voglio più fare l’allenatore”.
“Ho 58 anni – dice a The Athletic – Se ricominciassi a 65, tutti direbbero: ‘Hai detto che non lo farai mai più!’ È quello che penso adesso”.
A gennaio, ha iniziato a lavorare come responsabile globale del settore calcio presso la Red Bull, occupandosi di filosofia di gioco, sviluppo degli allenatori e strategia di mercato. “Guardando la mia carriera, ci sono carriere molto più riuscite della mia. Ma io ho avuto tutto. Ho perso più finali di Champions League di quante ne giochi la maggior parte delle persone. So come si perde e come va avanti la vita. Non ho bisogno di tenere per me la mia esperienza. Non l’ho mai fatto, ma non ho mai avuto il tempo di parlarne con la gente perché era la partita successiva. Ora, se qualcuno mi chiede qualcosa, sono il libro più aperto che conosca”.
“A Liverpool la gente è fin troppo contenta che io faccia quello che faccio perché non alleno un’altra squadra. Se fossi andato all’estero, in Italia o in Spagna, la gente avrebbe detto: ‘Oh mio Dio, è fantastico’. Se fossi andato al Bayern o in qualsiasi altra squadra, allora soprattutto i tifosi del Dortmund avrebbero detto: ‘Non mi piace!’. Ho smesso con il Liverpool a 57 anni. Ero sicuro al 100% che non avrei mai finito di lavorare. Mi sono preso una pausa di circa sette mesi. Mi è piaciuto, wow!“.
“Non mi sono perso nulla della mia vita perché non ci ho mai pensato. Così, in quasi 25 anni, sono andato a un matrimonio due volte: uno era il mio e l’altro due mesi fa. In 25 anni, sono stato al cinema quattro volte, tutte nelle ultime otto settimane. Ora è bello poterlo fare. Sono stato in tantissimi Paesi diversi come allenatore e non ho visto niente; solo l’hotel, lo stadio o il campo di allenamento. Nient’altro. Non mi è mancato, ma mi mancherebbe ora. Ora ho la possibilità di scegliere. Posso andare in vacanza. E decido io quando. Ok… Ulla decide quando. Ma non sono la Premier League o la Bundesliga a decidere”.
“Pensate alla vostra star del cinema per eccellenza. Per me, Daniel Craig, James Bond. E pensate: ‘Oh mio Dio, è James Bond!’. Io penserei: dov’è adesso? Cosa sta facendo? Ma alla fine, si alza la mattina, si lava i denti. È su un set cinematografico e un set cinematografico non è quello che vediamo poi al cinema. Sei seduto lì e ripeti la stessa scena 25 volte. Non pensi a queste cose. Ma io ho avuto questa vita. So come vivono quasi tutti gli allenatori di calcio. Vivono per il lavoro, con tutto. Non puoi avere successo in questo settore senza fare così. Ma poi dico a Pep che ha migliorato il suo handicap nel golf con l’età! Io non ho avuto un fottuto minuto di tempo per giocare a golf! Ecco perché lui è un genio e io no.”