Deschamps e l’ira del Psg per Dembelè e Doué: «non è mia responsabilità il protocollo medico. Quel che è successo, è successo»

Il ct francese in conferenza: «Non risponderò ad altre domande su questo argomento. Vi assicuro che il Psg non è il nostro avversario né mai lo sarà»

deschamps mondiale possesso palla

Parigi (Francia)14/10/2019 - qualificazione Europeo 2020 / Francia-Turchia / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Didier Deschamps

Negli ultimi giorni in Francia ha tenuto banco il caso riguardante i due fantasisti del Psg, Doué e Dembelé, che si sono fatti male in nazionale, cosa che ha portato a diverse critiche da parte del club campione d’Europa sulla gestione dei due calciatori. Mirino puntato soprattutto su Didier Deschamps. Proprio quest’ultimo si è difeso quest’oggi in conferenza stampa, cercando di gettare acqua sul fuoco.

Le parole di Deschamps su Doué e Dembelé

«Sono l’allenatore, non è una mia responsabilità il protocollo medico. Quello che è successo, è successo, sono dispiaciuto per i due calciatori. Perdiamo due pedine importanti. Abbiamo agito in maniera professionale e progressiva, come facciamo sempre. Purtroppo entrambi sono giocatori del Psg, ma vi assicuro che il Psg non è il nostro avversario né mai lo sarà pure se abbiamo interessi che possono essere divergenti. Il nostro unico avversario è quello di domani, l’Islanda. Non risponderò ad altre domande su questo argomento, vi ho già raccontato cosa è successo e non entrerò nei dettagli. Facciamo le cose con coscienza, indipendentemente dai club. Il protocollo prevede che anche gli infortunati debbano presentarsi a Clairefontaine (il centro tecnico federale francese, la nostra Coverciano ndr). Così è stato per Saliba e Cherki, così è per Doué e Dembelé».

Inevitabile, però altre battute sul tema nel corso della conferenza.

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«Se questo influenzerà le mie scelte? Sì, così poi mi chiama il Bayern Monaco, il Real Madrid e io poi chiamo te (rivolto al giornalista, ndr). Siamo seri, sono io che prendo le decisioni, ho il mio staff e le mie responsabilità. Tengo conto delle emozioni dei miei giocatori ma non mi faccio influenzare da elementi esterni. Farò cambi dove sarà necessario farli. Perdiamo due giocatori molto importanti che hanno possibilità di giocare su entrambe le fasce, ma non rinuncerò a quelle che sono le nostre caratteristiche».

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