Raspadori all’Atletico e la “maledizione degli italiani” nel club, As: nessuno (tranne Vieri) ha lasciato il segno
Mundo Deportivo: non è un bomber nato, ma è duttile e sa incidere nei momenti importanti. Inoltre, avendo 25 anni, ha ancora margini di miglioramento.

Ci Salerno 04/11/2023 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: gol Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori ha appena firmato per l’Atletico Madrid, arrivando dal Napoli a titolo definitivo per completare l’attacco dei Colchoneros insieme a Julian Alvarez, Griezmann e Sorloth.
Raspadori non è un bomber nato, ma sa come incidere nei momenti chiave
Mundo Deportivo analizza quanto fatto finora dal 25enne emiliano in Serie A e nella Nazionale italiana:
Jack Raspadori è un calciatore moderno; non è un bomber nato, ma pericoloso come seconda punta, muovendosi nella zona della trequarti, ma anche capace di giocare come ala; aggressivo, ambidestro per sua decisione e, soprattutto, sa approfittare delle azioni importanti per segnare. Raspadori approda all’Atlético Madrid con tre anni di esperienza a Napoli in cui ha fatto parte di due diversi progetti che hanno portato allo scudetto. Ed esperienza in Champions. La sua giovane età inoltre gli consente di avere ancora margini di miglioramento. E anche se non è un bomber nato, almeno fino ad ora, è un elemento molto prezioso in attacco per la sua qualità e in difesa per il suo impegno con la squadra. Raspadori era dell’Inter quando era piccolo. Il suo idolo era l’Eto’o degli anni 2010. Ma è cresciuto nelle categorie inferiori del Sassuolo, in cui è arrivato a soli 9 anni. Lì, nei neroverdi, ha esordito in Serie A nel 2019 sotto la guida di De Zerbi. Nel 2021-22 la sua stagione più prolifica, con 10 reti.
Non ha un fisico dominante, ma il suo mancino e l’abilità palla al piede gli hanno permesso di farsi una nomea in Italia. Distinguendosi, il Napoli ha bussato alla sua porta e gli ha permesso di fare il salto di qualità. Ha fatto parte di una rosa storica che ha dominato in Italia e sorpreso in Europa. Luciano Spalletti ha detto che la tenacia di Jack non è comune nel calcio; è sempre stato il suo protetto, anche se non poteva dargli tanto spazio nel Napoli. In allenamento si mostra serio e con grande dedizione, come è stato fin da bambino, sempre competitivo.
L’ex Napoli riuscirà a lasciare il segno?
As ha ricordato gli italiani passati per Madrid; all’Atletico, infatti, Raspadori si ritroverà con Ruggeri, ex Atalanta:
Con la recente firma di Raspadori, il club rojiblanco ingaggia il decimo calciatore italiano nella sua storia. La maggior parte di loro non ha fatto benissimo, anche se ci sono state alcune eccezioni, come Vieri, che arrivò nel 1997 dalla Juventus. Bobo segnò 32 gol in una stagione, vincendo il titolo di capocannoniere in Liga. L’anno successivo, arrivarono Stefano Torrisi e Michele Serena, ma entrambi hanno giocato solo una stagione all’Atletico. Per qualche anno il club non ha più puntato sugli italiani, fino a Demetrio Albertini nel 2002-03, anche se dopo un anno tornò in Serie A. Nel 2007 fu la volta di Thiago Motta e Christian Abbiati; il primo disputò pochissime partite a causa di diversi infortuni, mentre il portiere fece 30 presenze in tutte le competizioni. Ma anche loro rimasero un solo anno.
Fino a quest’estate, l’ultimo italiano a indossare la maglia biancorossa è stato Alessio Cerci; l’attaccante disputò solo undici partite ufficiali con il club tra le stagioni 2014-15 e 2016-17. In questo mercato estivo sono arrivati Matteo Ruggeri e Giacomo Raspadori. Sia Ruggeri che Raspadori hanno davanti a sé una sfida, difficile finora per il resto dei loro connazionali che sono passati per l’Atlético, ovvero riuscire a restare più tempo.