Proteste, insulti, gesti osceni e racchetta distrutta: Medvedev perde la testa allo Us Open (Video)

Tutto è cominciato nelle fasi finali del terzo set, per colpa di un fotografo. Grida all'arbitro «Sei un uomo? Sei un uomo? Perché tremi?». Poi perde al quinto

Medvedev

NEW YORK, NEW YORK - AUGUST 24: Daniil Medvedev reacts against Benjamin Bonzi of France during their Men's Singles First Round match on Day One of the 2025 US Open at USTA Billie Jean King National Tennis Center on August 24, 2025 in the Flushing neighborhood of the Queens borough of New York City. Elsa/Getty Images/AFP (Photo by ELSA / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Ha dell’increscioso quanto verificatosi questa notte sul cemento di Flushing Meadows, New York, dove si giocava la partita valida per il primo turno dello Us Open 2025 tra Daniil Medvedev e Benjamin Bonzi. Come spesso capita, il russo si è lasciato andare a comportamenti molto al di sopra delle righe, ma stavolta l’ha fatta davvero grossa. Tutto è cominciato nelle fasi finali del terzo set, quando il francese era avanti di due parziali e con un match point a disposizione. Da quel momento, l’incontro è piombato nel caos diventando una vera e propria guerra di nervi.

Follia Medvedev allo Us Open: cosa è successo

Siamo sul punteggio di 6-3, 7-5, 5-4 in favore di Bonzi. Il francese ha un match point a disposizione e si appresta a servire la sua seconda, quando un fotografo scende in campo cogliendo tutti di sorpresa. L’interruzione spinge il giudice di sedia, Greg Allensworth, a far ripetere le prima di servizio scatenando la furiosa reazione da parte di Medvedev.

«Sei un uomo? Sei un uomo? Perché tremi?», urla il moscovita dirigendosi verso l’arbitro. «Vuole andare a casa, ragazzi, non gli piace stare qui. Viene pagato a partita, non a ora», sbotta rivolgendosi agli spettatori. Le proteste del russo vanno avanti per circa sei minuti, mentre lo stesso pubblico sugli spalti rumoreggia e inneggia il suo nome. L’arbitro non riesce a controllare la situazione, poi il caos si ferma grazie a Medvedev che esorta al silenzio per riprendere a giocare.

A quel punto Medvedev riesce anche a ribaltare clamorosamente l’inerzia del set, aggiudicandosi la frazione al tie-break per 7 punti a 5. In quella successiva, rifila un netto 6-0 al francese e il verdetto viene affidato il quinto. Il tutto condito da un’esultanza davvero poco composta, per usare un eufemismo.

Nel quinto e decisivo set, la partita diventa una battaglia di nervi durante la quale alcuni tifosi continuano a prendere di mira Bonzi nei suoi turni di servizio (e non solo). Il francese, tuttavia, incassato il doppio colpo, riesce comunque a portare a casa la vittoria imponendosi con un 6-4. A Medvedev, allora, non resta che prendersela con la racchetta…

La decisione della Us Tennis Association e le parole dei protagonisti

Per la cronaca, la Us Tennis Association ha dichiarato che il fotografo è stato scortato fuori dal campo dalla sicurezza e che le sue credenziali sono state revocate.

«È stato pazzesco. Forse ho conquistato nuovi tifosi, ma anche nuovi non tifosi mondo. L’energia era pazzesca. Grazie a tutti quelli che mi hanno fischiato. Grazie per l’energia», ha dichiarato Bonzi al margine del match. «Daniil ha iniziato ad agitarsi, e ha gettato benzina sul fuoco. Si è lasciato andare alla follia del pubblico. Si è lasciato andare. Onestamente, non avevo mai visto una cosa del genere. La regola è la regola. Il ragazzo è entrato in campo tra due servizi, non sta a me dire se dovevo giocare una prima di servizio o meno. Sentivo di non aver fatto nulla di male per ricevere quel trattamento, e non mi è piaciuto servire in quelle condizioni».

Il russo, invece, ha così commentato la sua ‘performance’: «Non ero arrabbiato con il fotografo. Ero arrabbiato per la decisione dell’arbitro. Ogni volta che si sente un rumore dagli spalti tra un servizio e l’altro, non c’è mai una ripetizione del servizio. Ma l’arbitro gli ha dato una prima. È questo che mi ha fatto arrabbiare».

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