Per regolamento la Formula 1 chiude ad agosto come la Fiat negli anni 70 (L’Equipe)

Il calendario è così lungo e fitto che hanno dovuto imporre le "ferie forzate" a tutti per due settimane, a cavallo di Ferragosto. Una cosa che non esiste, negli altri sport

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McLaren's British driver Lando Norris leads ahead of McLaren's Australian driver Oscar Piastri during the Formula One Belgian Grand Prix at the Spa-Francorchamps circuit in Spa, on July 27, 2025. (Photo by Dimitar DILKOFF / AFP)

E’ una cosa che negli altri sport non esiste. La Formula 1 chiude per due settimane ad agosto, e tutti – tutti davvero – sono in ferie forzate. Non è solo che non ci sono gare. E’ che proprio per regolamento i team devono chiudere le serrande, sono obbligati a non fare nulla. Si chiama tecnicamente “shutdown”. Lo racconta L’Equipe.

“Per quattordici giorni, durante le quattro settimane di pausa estiva, le dieci scuderie vanno in modalità stand-by. Un’opportunità per riposarsi, trascorrere del tempo con la famiglia o gli amici e pensare a qualcosa di diverso da ciò che li occupa il resto dell’anno.

“Non ti rendi conto di quanto sei stanco finché non arriva la chiusura”, dice Rob Thomas, direttore operativo di Mercedes. “Quando i membri del team tornano, senti questa nuova energia pervadere l’intero stabilimento”.

La chiusura è stata implementata per risparmiare denaro in un contesto di riduzione dei costi, ma soprattutto per consentire ai dipendenti di trascorrere due settimane senza lavoro, senza alcun collegamento con il team”, aggiunge Toto Wolff, responsabile del team tedesco. “È molto importante perché lavoriamo quasi 7 giorni su 7, 24 ore su 24, per consentire al team di lavorare al meglio, sotto una pressione straordinaria. E tutti sanno che durante le vacanze le comunicazioni non si interrompono davvero. Con una chiusura obbligatoria, non abbiamo scelta”.

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