Panatta scherza su Sinner: «Prima dei match lavoravo a maglia, per la finale facevo anche il tombolo»

Alla Domenica Sportiva scherza sulla passione del campione per i lego: «Lui era fortissimo anche a calcio. Lui con la sua abilità sugli sci, riesce a tornare in equilibrio molto più velocemente degli altri».

sinner

Italy's Jannik Sinner eyes the ball as he plays against Spain's Carlos Alcaraz during their men's singles final tennis match on the fourteenth day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 13, 2025. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP)

Nel corso dell’ultima puntata della Domenica Sportiva, Adriano Panatta ha fatto una battuta su Sinner e i suoi passatempi dopo la rivelazione che è innamorato:

I Lego e i miei passatempi?

«Una domanda maliziosa… Io prima di giocare i match lavoravo a maglia, poi le rare volte che andavo in finale facevo anche il tombolo, i ricami, ma i Lego no. Sinner è uno che quando si vuole riposare va a Montecarlo o torna a casa dalla famiglia, io sono andato in bicicletta, assistita ovviamente, da Cortina a Sesto, a casa di Sinner, però mi sono fermato a 500 metri, non volevo creare problemi. La cosa che mi ha impressionato è che in questo paese delizioso, è nato un fenomeno. Sono cose abbastanza incredibili nello sport. Lui era fortissimo anche a calcio. Lui con la sua abilità sugli sci, riesce a tornare in equilibrio molto più velocemente degli altri».

Leggi anche: Sinner: «La mia forza mentale? Non c’è nulla di naturale, c’è lavoro. Pensavo di essere forte, invece non lo ero»

Parlando del forfait di Sinner nel corso della finale di Cincinnati ha detto:

«Sinner è un ragazzo semplicissimo, ha avuto un problema a Cincinnati, uno di quelli che abbiamo avuto tutti noi una volta nella vita, un virus gastrointestinale, la notte l’ha passata male, e la mattina dopo non si reggeva in piedi, ma è normale. Lui sperava di potercela fare. Poi Alcaraz non è che quel giorno giocava malino, giocava benissimo e quindi sul 5-0 si è fermato».

È capitato anche a lei?

«Sì, anche peggio, ma io non sono mai uscito dal campo. Ma non è una critica nei suoi confronti, io ero fatto così: magari perdevo 6-1, 6-1 uscivo dal campo e basta. Io non riuscivo a uscire dal campo se non avevo finito. Però probabilmente la stanchezza ha inciso. Meglio se non si fosse presentato? Beh una finale del genere l’aspettano tutti, loro due sono nettamente più forti di tutti gli altri».

Chiusura dedicata alla Roma e a Gian Piero Gasperini: «La cosa che mi ha fatto più piacere è vedere il signor maestro Gasperini sulla panchina della Roma perché è un grande allenatore e mi sta anche molto simpatico».

 

Correlate