McTominay marciva sulla panchina dello United, ora è da Pallone d’Oro: a Napoli ha cambiato la sua vita (Times)
Il Manchester lo ha lasciato partire per 25 milioni di sterline, considerandolo un giocatore limitato. Ora è un'icona e può guardare soddisfatto il tramonto sul Golfo di Napoli

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Imago/Image nella foto: esultanza gol Scott McTominay ONLY ITALY
Scott McTominay nei trenta del Pallone d’oro è una notizia che scuote – per l’ennesima volta – il calcio inglese e l’universo Manchester United che lo ha dato via come se fosse un ferro vecchio, credendo anche di aver fatto l’affare (il Napoli lo pagò 25 milioni di sterline, poco meno di 30 milioni di euro). E invece si è ritrovato un calciatore fondamentale per lo scudetto del Napoli e che è oggi considerato tra i trenta più forti d’Europa. Non male per uno che se ne stava a marcire sulla panchina dello United.
Oggi c’è addirittura il prestigioso Times a dedicargli un pezzo. Che comincia proprio ricordando i giorni di agosto 2024, con Scott in panchina agli ordini di Ten Hag:
Eccolo lì, Scott McTominay, spalla a spalla con Jonny Evans, Altay Bayindir e Toby Collyer, mentre quasi nessuno prestava attenzione. Il suo ultimo giorno da giocatore del Manchester United ed era ancora lì, in panchina. Né essenziale né indispensabile. Un’opzione. Da lì McTominay ha guardato qualche azione quel giorno lo scorso agosto, gli ultimi undici minuti in cui Bruno Fernandes fece la sua parte. Il Brighton segnò al 95esimo e vise la partita. La fine scialba di ventidue anni di McTominay nel Manchester United.
C’erano poco più di 250 presenze in nove stagioni e molte discussioni sul fatto che:
a) avevi bisogno di un ragazzo come lui per vincere un campionato oppure
b) che avere uno come lui suggeriva che non avresti mai vinto.
Tra il rispettoso e il ridicolo. La settimana dopo, lo United perse 3-0 in casa dal Liverpool, e il loro talento trascurato aveva iniziato il cambio di marcia. E ora? Scott McTominay è candidato al Pallone d’Oro, ufficialmente uno dei migliori calciatori d’Europa, una notizia per far soffocare un tifoso dello United con i cornflakes. Una nomination come atto finale e riconoscimento di una stagione di debutto che è diventata assurdamente fantastica e gratificante. Un ragazzo che si sarebbe potuto perdere a Napoli, sommerso dal fanatismo e dalla pressione di una delle tifoserie più soffocanti e intense del calcio.
McTominay è diventato un’icona
Prosegue il Times:
E invece McTominay è diventato un’icona, una figura molto più grande di quanto la maggior parte avrebbe potuto immaginare negli anni in cui il calcio inglese lo ha etichettato come un calciatore limitato.
Ora è lì, tra Yamal e Bellingham, tra i trenta considerati più forti. E – prosegue il quotidiano inglese – ancora non sono chiari i limiti di questo calciatore.
La Scozia non vince il Pallone d’oro dal 1964 con Denis Law nel 1964. Kenny Dalglish arrivò secondo nel 1983. L’ultimo scozzese candidatoè stato Ally McCoist nel 1987.
Ecco perché la nomina di McTominay è una notizia enorme.
Ricorda ancora il Times che deve esserci stato un momento, prima di accettare il Napoli,
in cui McTominay ha considerato di rimanere a Manchester.. Magari provarci ancora, vedere se riusciva a convincere ten Hag. Non sempre gli sradicamenti funzionano, il gettarsi a capofitto in una cultura del tutto sconosciuta. Eppure la decisione di McTominay ha trasformato la sua carriera e la sua vita. Supponiamo che adesso, mentre se ne sta sdraiato con i piedi appoggiati, guardando fuori mentre il sole tramonta sul Golfo di Napoli, non stia perdendo troppo sonno sul fatto che sarebbe dovuto rimanere a Carrington.
Lasciar andare uno da Pallone d’oro per soli 25 milioni di sterline e poi vivere la loro peggiore stagione da anni fa molto Manchester United.