Conte non è soddisfatto e permane l’atavico problema in zona gol (Corsport)
La squadra è un cantiere, lo stress della preparazione si fa sentire, però ci sono anche riflessioni da fare, danno da pensare anche le amnesie difensive
Ci Lecce 03/05/2025 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport
nella foto: Antonio Conte
Conte non è soddisfatto e permane l’atavico problema in zona gol (Corsport)
La sconfitta col Best e il pareggio con la Caserta hanno raffreddato gli eccessivi entusiasmi sul Napoli. È calcio d’agosto, non sono questi i problemi. Nel senso che invece bisognerebbe riflettere sulle modalità con cui è stato costruito questo Napoli. Bisogna ragionare su quel che è stato fatto e giungere alla conclusione che va trovato un nuovo equilibrio. È questo l’aspetto su cui sta lavorando Antonio Conte. Fatto sta che i risultati orientano molti pensieri, anche tra luglio e agosto.
Il Corriere dello Sport, con Fabio Mandarini, scrive che è lo stesso Conte a non essere soddisfatto:
Conte non può essere soddisfatto e non lo è al netto di una serie di elementi oggettivi che non vogliono essere alibi: la squadra è un cantiere e il mercato è aperto; lo stress psicofisico della preparazione durissima ha spezzato le gambe e affettato i riflessi; l’inserimento dei sei nuovi necessita di tempi fisiologici e alcuni big sono in ritardo. Per intenderci: Buongiorno non è ancora rientrato in gruppo, Anguissa e Politano sono in ripresa, e McTominay e Gilmour hanno giocato ieri la prima amichevole. Insieme con i dati di fatto, però, ci sono le riflessioni. E oltre l’innegabile reazione del secondo tempo con i francesi, le prestazioni sono state piuttosto deludenti. Permane l’atavico problema in zona gol, con appena 4 reti realizzate in altrettante partite, e per giunta sono emersi inusuali problemi in fase difensiva. Magari sono solo episodi, per carità. Ma i passi indietro di domenica con il Brest e di ieri con la Casertana hanno obbligato Conte ad alzare il livello di guardia.
Sabatini: «Il Napoli di Conte è quasi perfetto, non capisco la scelta del dualismo in porta»
Il Napoli resta uno dei club più osservati in questa fase delicata della sessione estiva. In un editoriale pubblicato su Calciomercato.com, Sandro Sabatini analizza le dinamiche che coinvolgono gli azzurri. Esordisce con un commento sulla sconfitta con il Brest: «Allarme? Non scherziamo. È calcio d’estate. Chi ha un minimo di esperienza, immune da sogni e incubi estivi, appunto. La prossima stagione si giocherà su dati di fatto scolpiti dal mercato e dall’ultima stagione, oltre che dal confronto su come procedono le avversari».
Sabatini scrive: «Si è intuito dal giorno del bus scoperto in passerella per quartieri napoletani: forse l’unione non sarà sempre rose e fiori, vittorie e scudetti, ma De Laurentiis e Conte hanno siglato un proficuo rapporto di convenienza reciproca. Si fanno comodo a vicenda. Caratteri presuntuosi e professionisti prepotenti, sono due “ego” trasformati in un “binomio”. Probabilmente non andranno d’accordo in eterno, ma per ora non c’è nulla di meglio all’orizzonte del campionato».
Sabatini sul dualismo Meret-Milinkovic-Savic:
Il giornalista prosegue: «Il Napoli attuale ha un solo punto debole, un possibile granello di sabbia nell’ingranaggio: il portiere. Eliminato il dualismo presidente-allenatore (…) ne hanno creato un altro: il dualismo dei portieri. Meret e Milinkovic-Savic: chi sarà titolare e chi la riserva? Domanda non banale (…) L’avvertimento arriva dai grandi portieri del passato ma anche dalla storia più recente: ricordate il peggior Meret coinciso con il pur fuorimoda Ospina?. Nel perimetro di pali e traverse, l’equilibrio psicologico vale quanto le doti tecniche. In partita il portiere è un uomo solo, con i suoi pensieri, le preoccupazioni e le sue inconfessate fragilità. Il portiere non si sfoga come un calciatore di movimento. A volte per un giocatore può essere produttivo non pensare e distrarsi. Un portiere invece pensa e non può distrarsi».
Sabatini afferma che, al di là della questione sui portieri: «Antonio Conte dispone di una squadra che sfiora la perfezione (…) E non si dia retta alla “minaccia” del doppio impegno Champions League».
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