Yamal sarà indagato per l’ingaggio alle persone affette da nanismo (The Indipendent)

Yamal è sotto indagine per una presunta violazione delle leggi o dei diritti delle persone con disabilità. Tuttavia, un artista ingaggiato per la serata lo difende: «Non siamo animali da circo, ci siamo solo esibiti». Ne parla The Independent.

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Barcelona's Spanish forward #19 Lamine Yamal and teammates celebrate victory at the end of the Spanish league football match between FC Barcelona and Real Madrid CF at Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona, on May 11, 2025. Barcelona won 4-3. (Photo by Josep LAGO / AFP)

Il fantasista del Barcellona, Lamine Yamal, sarà indagato dalla Procura spagnola, su richiesta del Ministero dei diritti sociali del Paese dopo le accuse secondo cui alla festa per il suo diciottesimo compleanno avrebbero partecipato persone affette da nanismo , assunte per fornire intrattenimento.

La protesta contro Yamal dell’associazione che tutela i diritti degli affetti da nanismo 

The Independent scrive: 
“Si presume che Yamal abbia ingaggiato un gruppo di artisti affetti da nanismo per la sua festa di domenica scorsa, tenutasi nella cittadina di Olivella, a circa 50 km da Barcellona. Un rapporto della Bbc afferma che l’Associazione delle persone con acondroplasia e altre displasie scheletriche in Spagna (Adee) ha descritto l’atto come “inaccettabile nel 21° secolo” e che l’Adee ha presentato una denuncia legale contro il calciatore. Di conseguenza, la Direzione generale ha chiesto alla Procura di indagare se siano stati violati la legge o i diritti delle persone disabili.

In una dichiarazione, l’Adee ha affermato che “denuncia pubblicamente l’assunzione di persone affette da nanismo come parte dell’intrattenimento” e che intraprenderà azioni legali in quanto “perpetua gli stereotipi, alimenta la discriminazione e mina l’immagine e i diritti” delle persone con disabilità. Al contrario, una persona che ha dichiarato di essere uno degli intrattenitori della festa è intervenuto alla stazione radio spagnola Rac1.”

L’artista replica: “Nessuno ci ha mancato di rispetto”

In difesa di Yamal, un artista esibitosi la sera della festa afferma: «Nessuno ci ha mancato di rispetto, abbiamo lavorato in pace. Non capisco perché ci sia così tanto clamore. Siamo persone normali, che fanno quello che vogliono, in modo assolutamente legale. Lavoriamo come artisti. Perché non possiamo farlo? A causa delle nostre condizioni fisiche? Sappiamo qual è il nostro limite e non lo supereremo mai: non siamo scimmie da fiera». L’artista ha anche affermato che, dopo lo spettacolo, gli artisti si erano uniti alla festa.

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