Non siamo abituati in Italia alla velocità operativa del Como, che già lotterà per l’Europa (Gazzetta)

"Nella filosofia dei proprietari, il calcio è un veicolo per una visione di impresa di larga scala. Hanno iniziato un percorso e ora velocemente ambiscono ad un nuovo status"

Fabregas Como

Db Chatillon (Ao) 25/07/2023 - amichevole / Cagliari-Como / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cesc Fabregas

Non è più soltanto una favola o una storiella calcistica: il Como di Fabregas sta costruendo un progetto strutturato, ambizioso e moderno, con lo sguardo rivolto all’Europa e i piedi ben piantati sul lago. Alle spalle c’è una proprietà solida, visione internazionale e una strategia che non si limita al campo. Dal ritorno in Serie A dopo ventun anni, passando per tre promozioni in tempi record, fino a un mercato da oltre cento milioni: il club lariano non si accontenta più di partecipare. Vuole contare.

Il Como di Fabregas prepara una stagione che sa di Europa (Gazzetta)

Scrive così Gazzetta:

“Il Como ha iniziato la sua stagione che profuma d’Europa. Il test contro il Lilla, quinta di Ligue 1 che farà l’Europa League, è il primo passo di un percorso che mira a un nuovo status. Un’ambizione legittima maturata alla fine dello scorso campionato chiuso al decimo posto, a ridosso delle big. Un risultato oltre le aspettative, al ritorno nella massima serie dopo ventun anni. Quando i fratelli indonesiani Hartono, nell’aprile 2019, decisero di tuffarsi nel calcio, il Como era in D: tre promozioni in brevissimo tempo ne misurano la determinazione. Nella loro filosofia, il calcio è visto come un potente veicolo per una visione d’impresa su più ampia scala […]

C’è una velocità operativa poco comune alle nostre latitudini, ma non fretta. […] Oltre a tutto il contorno, dall’organizzazione interna alle infrastrutture, la base per crescere è fare una squadra forte e solida. Quest’ultimo termine fondamentale, visto lo scorso campionato vissuto fra alti e bassi prima della sgasata finale. “Infortuni” è la parola maledetta che Fabregas vuole pronunciare il meno possibile in futuro. Primo obiettivo dunque: avere due undici titolari. […]

Mancano pedine per completare il puzzle, nonostante una rosa di oltre 40 elementi. La seconda parte del mercato si concentrerà sulle uscite degli elementi fuori dal progetto tecnico e dei giovani da mandare a farsi le ossa in B, come Fellipe Jack, molto vicino al Mantova. Serve un secondo portiere in alternativa a Butez e non è detto che il profilo non sia roboante, perché Fabregas ne vuole due sulla corda. Arriveranno anche uno o due difensori centrali. Senza Jack, sono in tre a giocarsi due posti: Goldaniga, Kempf e Dossena, quest’ultimo fermo fino a ottobre per la rottura del crociato. Ciliegina sulla torta dovrebbe essere il “nove” Morata. E poi via alla corsa all’Europa”.

Correlate